Intervistato da Walter Fuochi su “La Repubblica”, Matteo Spagnolo ha raccontato di come non sia passata facile la nottata dopo i due liberi decisivi sbagliati nella serie contro Tortona: “Ci ripenso, a quei due liberi sbagliati. E intanto ringrazio i tifosi di Trento, dolcissimi con me, tutti a consolarmi, e non solo nel momento delle lacrime. Spero sia un'esperienza in più, per spingermi a lavorare in palestra”.
Su Instagram, Spagnolo ha scritto un post che sembra quasi un congedo dalla Dolomiti Energia: “Era un saluto di fine stagione, anzi un grazie, per essere stato trattato così bene. Faccio un buon bilancio di questa annata, il premio di miglior giovane del campionato è stato una bella soddisfazione, poi avevo l'obiettivo di far bene con la squadra, dopo l'anno con retrocessione a Cremona, e respirare l'aria dei playoff mi ha ripagato. Era lo step che cercavo, poi i veri obiettivi sono salire finché non si vince. Lottare per lo scudetto, ad esempio. Adesso non so dove sarò. Del futuro parlerò con chi dovrà sceglierlo insieme a me”.
Venendo dalla cantera del Real, Spagnolo ha avuto un passato comune a Sergio Rodriguez, fresco vincitore di un’altra Eurolega con i blancos: “L’ho conosciuto uand'era a Milano. La prima volta, in verità, Chacho fece parlare il campo. Lo marcavo, mi buttò fuori per cinque falli. È un campione assoluto, un top europeo. S'è visto anche domenica, una volta di più”.
I diritti di Matteo sono detenuti dai Minnesota Timberwolves in NBA: “Sarà dura, ma si lavora per quel sogno, poi si prende quel che viene. Intanto, posso sentirmi fiero che qualcuno me l'ha aperta, una finestrina su quel mondo”.
Infine il capitolo Nazionale: “Di amici, anzitutto. Una bella famiglia come l'ho sentita quando ho potuto entrarci. Il posto nei 12 per i Mondiali toccherà ai più adeguati e più pronti. Già esserci è un onore”.