Ad ottanta minuti dalla fine della regular season tutto può ancora succedere. Invischiate nella lotta per non retrocedere ci sono ancora quattro squadre, ma tutto fa pensare che la sfida di sabato fra Milano e Imola sarà un vero e proprio spareggio per evitare la Legadue. Prima, però, la Fillattice deve cercare di superare Cantù (palla a due alle ore 20.30 al PalaCattani), mentre l'Adecco tenterà un'impresa a Siena. E' logico che l'ideale, per Heal (nella foto) e soci, sarebbe agganciare Milano a quota 22, per poter partire alla pari nel match finale (altrimenti bisognerà ribaltare il -7 dell'andata), ma al coach dell'Andrea Costa certi conti interessano relativamente. «L'importante — dice Andrea Mazzon — è arrivare a giocarci tutto a Milano. Tempo fa lo indicai come obiettivo perché la nostra situazione generale era talmente negativa che la mia speranza era, almeno, di avere una chance. Non credo, del resto, che sette punti ti cambino la vita, anzi a volte gestire un vantaggio è quasi più difficile. Personalmente ho vissuto un'esperienza simile, quando con Verona persi la finale d'andata della Korac, in casa, di sei punti. Sembrava tutto finito: vincemmo a Belgrado di sette...».
Mazzon sprizza energia positiva da tutti i pori, con la speranza (forse) di contagiare il gruppo, chiamato ad un duplice impegno di grande sofferenza. «Come allenatore — continua — sono molto carico. Siamo alla resa dei conti, si tirano le somme e sono convinto che i giocatori abbiano una grande voglia di tirarsi fuori da questa situazione. Se così non fosse sarebbe deprimente».
Dall'altra parte, però, c'è Cantù, non una qualunque... «L'Oregon — chiude Mazzon — è stata costruita molto bene e devo fare i complimenti a Bruno Arrigoni. I tanti viaggi che fa negli States hanno dato buoni frutti, visto che spendendo poco hanno assemblato una squadra forte, e Sacripanti è stato bravo a creare la chimica ottimale. Sarà dura, ma è la classica partita in cui puoi far vedere quanto vali».
E la speranza di tutti è che questa Fillattice dimostri di valere ancora la serie A.
Federico Boschi
Mazzon sprizza energia positiva da tutti i pori, con la speranza (forse) di contagiare il gruppo, chiamato ad un duplice impegno di grande sofferenza. «Come allenatore — continua — sono molto carico. Siamo alla resa dei conti, si tirano le somme e sono convinto che i giocatori abbiano una grande voglia di tirarsi fuori da questa situazione. Se così non fosse sarebbe deprimente».
Dall'altra parte, però, c'è Cantù, non una qualunque... «L'Oregon — chiude Mazzon — è stata costruita molto bene e devo fare i complimenti a Bruno Arrigoni. I tanti viaggi che fa negli States hanno dato buoni frutti, visto che spendendo poco hanno assemblato una squadra forte, e Sacripanti è stato bravo a creare la chimica ottimale. Sarà dura, ma è la classica partita in cui puoi far vedere quanto vali».
E la speranza di tutti è che questa Fillattice dimostri di valere ancora la serie A.
Federico Boschi
Fonte: Il Resto del Carlino