Intervistato da Stefano Frigo su “T Quotidiano”, un giornale trentino, Luca Conti ha fatto il punto sulla stagione sua e della Dolomiti Energia: “Direi che è stata un po' altalenante sulla falsariga dell'andamento della squadra. Sono partito bene offrendo buone prestazioni a livello offensivo, aspetto tutt'altro che banale per il sottoscritto. Questo è sicuramente lo step più importante che ho compiuto rispetto al recente passato, quando il mio nome difficilmente compariva a referto. In tal senso ha aiutato un minutaggio importante strettamente correlato ai problemi fisici sofferti da Matteo Spagnolo e Drew Crawford”.
Cos’è cambiato poi nella seconda parte di stagione? “Niente di particolare, semplicemente mi sono state chieste altre cose come uscire dalla panchina e investire tutta la mia energia nella fase difensiva. D’altra parte, queste sono le mie caratteristiche, non sarò mai un giocatore che si prende 10, 15 tiri a partita. È chiaro che se nelle tre, quattro occasioni in cui provo a trovare il canestro la prima entra tutto diventa più semplice”
In Eurocup la stagione non è andata secondo le previsioni: “Credo abbiano inciso un mix di cause. La nuova formula che prevede 18 partite è sicuramente molto impegnativa sotto tutti i punti di vista così come il dover continuare a viaggiare richiede uno sforzo di certo non banale. Allo stesso tempo il livello qualitativo dei competitor si è alzato, ogni match affronti avversari di spessore assoluto. Questo anche in serie A e quindi ogni 72 ore devi dare il cento percento, non è facile ma sicuramente è stimolante e accrescente”.
Conti è legato alla Dolomiti Energia per un altro anno: "Questa è la mia priorità, tutti sanno quanto sono legato a questo club. Allo stesso tempo noi professionisti siamo consapevoli che di sicuro non c'è mai nulla, vedremo cosa deciderà la società. Da parte mia c'è massima disponibilità".