Terminata la regular season, la NutriBullet Treviso ha deciso di cambiare corso e senza perdere tempo ha scelto di affidarsi a un duo consolidato, quello composto da coach Frank Vitucci e il direttore sportivo Simone Giofrè, il cui lavoro negli ultimi tempi è stato ampiamente apprezzato a Brindisi.
Nelle scorse ore i due sono approdati in città e, dopo aver respirato il clima attorno all’ambiente TVB, si sono concessi ai microfoni dei media per parlare tanto di come è avvenuta la trattativa che li ha portati in Veneto quanto di quelle che potranno le nuove aspettative attorno al club trevigiano.
“Il mio non è certo un ritorno. Sono stato in passato a Treviso, e sono legato a questo territorio, ma non sono qui per amarcord. Quei momenti appartengono alla preistoria, a molti anni fa e a una società diversa da quella attuale. Io sono qui perché Treviso Basket ha visto in me la persona giusta per fare un salto in avanti, ed è una sfida che conto di portare avanti nel migliore dei modi” ha affermato Vitucci al Corriere del Veneto-Venezia.
“Ero il primo della lista, e questo non può che fare piacere. Permettetemi dunque di ringraziare per questa opportunità il timing della situazione è stato fondamentale e si è creata quest'occasione e sono contento di essere qui. Un pensiero a chi mi ha preceduto, in particolare ai coach Menetti e Nicola, che hanno messo i mattoni fondamentali per costruire le basi di questa casa che vuole crescere e diventare importante. So cosa vuol dire costruire qualcosa di lungo periodo e sono contento di essere qui” ha proseguito l’allenatore classe 1963.
“Mi unisco al ringraziamento e posso dirvi che le trattative che ci hanno portato qui a Treviso sono state separate. Ho avuto sensazioni ottime fin dalla prima telefonata ricevuta da Giovanni Favaro, che devo ammettere è stato un abile corteggiatore e mi ha fatto capire subito la grande qualità di questa piazza” ha rivelato Giofrè, evidentemente persuaso dalla determinazione palesata al telefono dal direttore generale di Treviso.
“Ho iniziato la mia carriera lavorativa nel basket alla fine degli anni 90 quando Treviso era un'altra realtà. Per me è un orgoglio lavorare qui, oggi c'è un'altra società ben strutturata e organizzata e anche questo ha fatto la differenza nella scelta” ha affermato l’ex dirigente dell’Happy Casa prima di aprire sinteticamente il capitolo sulla prossima stagione.
“Dobbiamo essere equilibrati anche sui nostri obiettivi, e questa deve essere la verità. Speriamo di raggiungere il prima possibile gli obiettivi consoni e poi ci divertiamo” ha sostenuto deciso Giofrè esternando un punto di vista condiviso pienamente anche da coach Vitucci.
“Le aspettative devono essere chiare. Non vogliamo vendere fumo, e nemmeno fare proclami” ha chiosato con grande onestà il nuovo capoallenatore della NutriBullet.