Queste le parole di coach Sergio Scariolo nel post partita: “Complimenti all’Olimpia, hanno giocato un ottimo secondo tempo. Noi credo che a nostra volta abbiamo giocato un ottimo primo tempo, siamo stati molto bravi e applicati nel portare in campo le idee che avevamo e fino al quarto quarto siamo stati avanti. C’è una condizione fondamentale nel nostro gioco: abbiamo avuto un buon rendimento difensivo da parte dei migliori difensori e un buon rendimento difensivo dai migliori attaccanti: questa combinazione di efficacia ci ha fatto stare avanti. Quando entrambe le condizioni si sono un po’ perse, smarrite, l’Olimpia ci ha castigato molto bene. Abbiamo a nostra volta forzato qualche tiro contro la loro difesa e loro hanno anche messo grandi tiri nel finale di possesso con i grandi giocatori che hanno. Comunque, 1-0, complimenti a loro, ma giriamo pagina e pensiamo già alla seconda partita.
Non entrerei nel merito perchè Teodosic ha fatto quello che ha potuto, Pajola ha fatto quello che ha potuto. Pajola e Hackett si sono divisi il ruolo di play, come sempre fanno da quando è iniziata la stagione, cosi come Belinelli e Teodosic si sono divisi il ruolo di guarda. Ovviamente le poche volte che ci siamo stati tutti. Per cui non c’è una rilevanza particolare nelle condizioni di uno o dell’altro, sono convinto che tutti che dopo domani sapranno fare un passo in avanti.
La forma? E’ difficile da prevedere. Entrambe le considerazioni, una crescita man mano che si va avanti o un calo se la serie dovesse prolungarsi, sono valide. Probabilmente sarà una questione individuale perché ci sono giocatori che acquisiranno fiducia ed entreranno nella serie una volta rotto il ghiaccio, mentre magari altri giocatori se la serie si avvicina alla 7 partita accuseranno un po’ di stanchezza. Adesso come adesso, dopo la prima partita, è molto difficile fare previsioni.
Bisogna dare merito a loro perché quando cominciano a mettere questi tiri difficili, questi pull ups con un passo fuori dalla linea dei tre punti sull’ultimo possesso, ovviamente ti obbligano a fare un passo avanti scoprendoti alla penetrazione. Sono convinto di quello che ho detto prima: finché siamo riusciti a tenere tutti in difesa e in attacco, ovviamente con le qualità speciali di qualcuno però con un contributo in un blocco, in un rimbalzo, in un passaggio, un canestro da parte degli altri, abbiamo avuto un attacco più globale e non solo siamo stati in partita ma anche avanti. Poi viceversa, entrambe le condizioni sono un po’ venute meno.”