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Virtus Segafredo Bologna, il commento di coach Scariolo dopo Gara 4: “Siamo felici per questa grande vittoria, per aver vinto due partite di fila e per aver pareggiato la serie.”

Sergio Scariolo

Queste le parole di coach Sergio Scariolo nel post partita: “Siamo felici per questa grande vittoria, per aver vinto due partite di fila e per aver pareggiato la serie. Credo che abbiamo giocato 33- 34 minuti ad altissimo livello, anche più di quanto mi aspettassi, come dobbiamo riconoscere che abbiamo commesso una serie di errori abbastanza infantili, nella parte centrale. Appena abbiamo preso il massimo vantaggio ho visto qualche celebrazione: è tanti anni che sono in questo mestiere e so che quando si esagera con le celebrazioni si sta perdendo concentrazione. Abbiamo perso qualche palla banale, accelerato qualche azione banale e abbiamo perso qual pizzico di attenzione in difesa che ha permesso ad una grande squadra come Milano di rientrare. Siamo riusciti a creare un margine di sicurezza che abbiamo perso di nuovo due o tre volte, ma è ammirevole come la squadra che aveva perso l’inerzia nel cammino vincente sia riuscito a ritrovarla con grande sforzo e lucidità ritrovata poi nei supplementari. Grande vittoria contro una grande squadra, più esperta di noi: sicuramente hanno questa capacità di non demoralizzarsi e di non perdere la concentrazione anche sotto di 18. Hanno dimostrato una volta in più perchè stanno davanti a tutti. Siamo contenti di come stiamo giocando e ripartiremo dalle cose positive che abbiamo fatto per moltissimi minuti e proveremo,  sarebbe bello farlo nelle prossima partita, in modo da riproporci la questione della concentrazione da mantenere quando si è avanti di tanto. Penso che la prossima partita sarà completamente diversa, quindi le problematiche saranno completamente diverse: ogni partita fa storia a se.
Credo che siamo rimasti attaccati alla partita con le unghie e con i denti, non lasciandoli andare più di 2 avanti: se in quel momento il gap si fosse aperto di 4-6 punti, anche mentalmente, sarebbe stata una montagna molto, molto ripida da scalare. Grazie alla difesa siamo rimasti li e riprendere il pareggio subito. Abbiamo smesso di mettere giù la testa, di giocare con ansia e fretta in attacco che ci aveva fatto perdere quanto di buono costruito in tanti minuti di buon basket, recuperando lucidità e controllo, cambiando il quintetto cercando di vedere chi in quel momento sembrava più tranquillo che è molto importante. Chi ha giocato nei supplementari hanno dato un ottimo contributo.
Stiamo competendo, ripeto quello che dico dall’inizio: siamo gli sfidanti che guardando in alto e hanno tutto l’onere di dover colmare il gap che esiste , siamo impegnati seriamente nella missione. Penso che in queste quattro partite abbiamo giocato dimostrando di avere molti minuti di buona pallacanestro su entrambi i canestri, abbiamo dimostrato di avere una difesa all’altezza della situazione, poi ovvio che contro una grande squadra come la nostra avversaria sappiamo che ci sono ovvie possibilità di commettere errori e di essere forzati a commetterli, perché non siamo in una situazione di forza, perdendo concentrazione e distrarci, perchè non ce lo possiamo permettere. 
Le due squadre arrivano in posizioni simili, si arriva con 2 vittorie a testa e si entra in una miniserie di 3 partite: di solito si dice che quanto più lunga è la serie, più è favorita la squadra più forte. Ora la serie è più corta e direi che ci siamo guadagnati il diritto di giocare un’altra partita in casa. La concentrazione va messa sulla successiva e noi dobbiamo guardare più in la: loro sono molto forti con tanti grandi giocatori che arrivano nel quarto quarto e sono capaci di queste giocate di grande individualità, di grande classe ed efficacia. Saranno probabilmente altre partite di grande equilibrio.
I supplementari? Sono un carico aggiunto che è li, poi penso che i due giorni di recupero possano aiutare il recupero fisico e mentale. Le due squadre penso che si presenteranno alla prossima partita senza grandi strascichi al 100% anche se chiaramente i tanti minuti che tanti giocatori hanno nella testa e nelle gambe possano farsi sentire. Come sempre penso sia una questione individuale, più che di squadra, perchè qualche giocatore probabilmente potrebbe risentirne di più.”

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