Parlando a Luca Sancini su “La Repubblica – Bologna”, l’ex ct della Nazionale Italiana e attuale coach della Pallacanestro Cantù Meo Sacchetti ha commentato la bellezza di Gara 4 delle finali Scudetto: “Uno spot perfetto per la pallacanestro. Fatico a pensare ad altri sport che offrono così tante emozioni, così tanti ribaltamenti dell'andamento di una sfida. Certo per noi tifosi del basket è stato un piacere per gli occhi, ma penso che anche chi non segue assiduamente non può che rimanere rapito”.
Sono state quattro partite molto equilibrate finora ed è difficile fare pronostici per il resto della serie: “Sono due corazzate con identità particolari. Una Virtus che ama il gioco interno, porta i piccoli dentro e ha maggiore fisicità. Milano si basa molto sul tiro da tre e se non fa canestro si complica tutto”.
In quella storica Gara 4, Sacchetti è rimasto estasiato da un giocatore in particolare: “Dico Teodosic, è un giocatore per il quale stravedo. Anni fa quando ero l'allenatore di Cremona dissi ai miei tifosi alla vigilia di una partita contro la Virtus: venite a sostenerci ma anche solo ad ammirare Teodosic. perché vale il prezzo del biglietto. Pensiamo all'altra sera, i due liberi per pareggiarla e poi il tiro da tre nei supplementari ad una manciata di secondi dalla fine. L'ha decisa lui, ha messo la griffe”.
E adesso quindi come procederà la serie? “Adesso verranno altre partite con storia a sé. Certo peserà la stanchezza, vedremo chi saprà recuperare meglio, anche se poi a questo punto i giocatori vanno oltre la fatica. Intanto sono pronto a estasiarmi ancora, partite così non ne vedevo da anni”.