In occasione del suo 80° compleanno, Antonio “Toto” Bulgheroni è stato intervistato su “La Prealpina” da Giuseppe Sciascia, raccontando le delusioni e le tante gioie raggiunte alla guida di Varese: “Scontato che il momento più bello sia stata la Stella del 1999. Però è stato importante e formativo il percorso per arrivarci, con quattro finali perse tra campionato, Coppa Korac e Coppa Italia. Ci è mancato un pizzico di fortuna e altri club avevano più risorse di noi. Però non avevano quella tradizione e quella passione che a Varese si era un po' sopita e che in quest'ultima annata abbiamo riacceso”.
E adesso Toto Bulgheroni è tornato ad assumere la carica di presidente del club: “Una delle ragioni che mi hanno spinto a tornare è stato l'impegno di "Varese nel Cuore" e del "Basket Siamo Noi", ai quali va il grande merito di aver salvato e dato continuità alla Pallacanestro Varese. E poi la figura di Luis Scola, colpito dal contesto della nostra città al punto da decidere di avviare qui la sua carriera dirigenziale”.
Perché Bulgheroni ha scelto di tornare dopo 30 anni? “L'unica cosa che posso fare è dare qualche consiglio se viene richiesto e dare credibilità al progetto con la mia figura. Sono il garante della varesinità e della continuità del club: le cose verranno fatte nella maniera corretta in un percorso che continua a crescere".