Parlando a Silvano Focarelli sulla “Tribuna di Treviso”, il coach della NutriBullet Treviso Frank Vitucci ha parlato di come sta procedendo l’ambientamento nel club biancoblu: “Bene. Direi che ora più che altro riguarda i tempi, i meccanismi del club che, ovvio, ha il suo modo di agire. Magari adesso questo discorso riguarda più Giofrè, le procedure interne, i processi decisionali, io sto pensando ad altre cose, al precampionato ad esempio. Ma tutto sommato sapevo che Treviso Basket era una società già ben organizzata”.
A livello di roster, si punterà su 4 esterni stranieri: “Sì, sarà un roster diverso dall'ultimo, pur col rispetto per il lavoro fatto finora. Sarà una TvB a trazione posteriore: gli stranieri saranno i quattro esterni e due lunghi, gli italiani altri due lunghi, Zanelli, Faggian e due nostri giovani, magari a rotazione, vedremo chi potranno essere. Tutto questo in teoria, poi non sempre si riesce a fare la squadra come vorresti, ma l'idea è questa. Io poi sono l'ultimo arrivato, anche se avrò parola in merito, però sono decisioni che andranno prese collegialmente”.
Vitucci ha poi parlato di Mikael Jantunen, giocatore attualmente impegnato in America con i Golden State Warriors e che potrebbe uscire dal contratto che lo lega a Treviso entro metà luglio: “A me piace e sarei felice di averlo, se poi ha obiettivi più importanti può partire: ragazzo da sviluppare ma dalle grandi potenzialità. Stiamo parlando con la sua agenzia, ha ancora qualche giorno per darci una risposta. Giovedì io e Simone (Giofrè, ndr) andremo a vederlo alla Summer League di Las Vegas, l'unica di quest'anno, è giusto che voglia provarci, gliel'ho detto io di andare, perché a quell'età è giusto avere dei sogni. Noi a ogni modo staremo là 5-6 giorni”.
Il club ha già salutato invece Adrian Banks e Paulius Sorokas: “Diverse le motivazioni e le valutazioni che abbiamo fatto su di loro, tra cui il peso economico che comportava la loro permanenza, ma non mi pare il caso di parlarne. Sorokas non rientrava nel nostro progetto tecnico, con Adrian ammetto è stato un po' più complicato”.