A Roma ha vinto la venticinquesima partita (su 34) di una stagione impeccabile. L'Oregon Cantù merita, senza ombra di dubbio, la palma di squadra sorpresa del 2002. E pensare che fino alla scorsa stagione lottava nei bassi fondi con l'Andrea Costa... Ma la storia del club brianzolo è, purtroppo per noi, ben diversa da quella di Imola e rivedere Cantù nei piani alti fa notizia fino a un certo punto. Venendo all'attualità analizziamo la formazione di Sacripanti, ottima guida dell'Oregon. La rotazione del coach canturino coinvolge nove elementi, il quintetto è fisso, ed è quello formato dal playmakerino Jerry Mc Cullough, dal leader carismatico Bootsy Thornton, dal fortissimo Sam Hines e dalla solidissima coppia di lunghi composta da Todd Lindeman e Shaun Stonerook. Dalla panchina salgono il «guastatore» Ryan Hoover, gran difensore e ottimo tiratore (42.3% da tre e 87.5% ai liberi), Marcelo Damiao e i veterani Riva e Gay. Il top scorer è Hines, uno che fabbrica 18.3 punti a serata senza troppa fatica, almeno guardando le medie: 51% da 2, 45.5% da 3, 84% ai liberi. Thornton ne aggiunge 16.3 (col 57.5% da due, più 6 rimbalzi) e Mc Cullough 13.9 (5° assoluto negli assist con 3). Il vero collante è, però, Stonerook: 10.2 punti col 64% due, più 7 rimbalzi (1° nella squadra) e 3.5 recuperi (1° anche in questa voce). Lindeman, infine, è un importante riferimento nei pressi del canestro (8.6 punti e 4.6 rimbalzi). Finora il cammino degli avversari della Fillattice è stato di una regolarità spaventosa. Nel ritorno hanno perso solo 4 gare (5 nell'andata), tre delle quali sul proprio campo, ma contro Kinder, Skipper e Benetton. In trasferta, invece, solo Udine è riuscita ad avere ragione dell'Oregon, imbattuta contro le ultime cinque...
Federico Boschi
Federico Boschi
Fonte: Il Resto del Carlino