Intervistato da Fabrizio Fabbri sul “Corriere dello Sport”, Matteo Spagnolo ha parlato della sua possibile convocazione al Mondiale nelle Filippine, specie dopo il forfait di Mannion: “Mi dispiace che Nico non sia qui con noi. Io non ho nessuna certezza e sono sempre stato, fin da quando ero bambino, uno che non ha mai dato nulla per scontato. Per quanto mi riguarda, continuo a spingere forte per conquistare qualcosa”.
A soli 20 anni di età, Spagnolo ha un curriculum di tutto rispetto: “La carta d'identità per me conta poco. Ho avuto la fortuna di aver fatto già tanta esperienza. Non ho avuto esitazioni a lasciare la Puglia e la famiglia, la mia comfort zone insomma, per andare a Roma nella Stella Azzurra quando avevo 14 anni. Da lì poi ho fatto i bagagli per il Real Madrid. Quindi di nuovo l'Italia. Intanto sono stato scelto dalla NBA e ho giocato nella Summer League. Lo sport per me è una sfida che mi aiuta a crescere”.
L’obiettivo resta sempre la NBA: “Non lo nego che è dove voglio arrivare, ma diamo tempo al tempo".