Parlando ad Alessandro Mossini sul “Corriere del Trentino”, il direttore sportivo della Dolomiti Energia Trentino Rudy Gaddo ha parlato del nuovo roster e di com’è cambiato dopo l’addio di Flaccadori in direzione Milano: “A fine luglio di fatto è uscito dalla mappa il nostro miglior giocatore, in un mercato già iniziato tardi per il cambio di guida tecnica. Eravamo costruiti su Flaccadori e per diverse settimane non sapevamo se sarebbe rimasto o meno: una cosa non semplice da gestire. Ci tengo a sottolineare la maturità mostrata dal club e il supporto del board e del GM che ci ha aiutato a gestire l'incertezza”.
Come ha operato nel mercato sinora la Dolomiti Energia? “Nel limbo, abbiamo impostato operazioni funzionali a una squadra che potesse avere o meno Flaccadori: abbiamo preso un esterno italiano come Alviti e una combo versatile di talento e solidità come Baldwin, perfetto per giocare con o senza Diego. Poi si è innescata la chance di avere un uomo e un giocatore come Biligha, non prevista, e non ce la siamo fatta scappare cambiando completamente i piani. Darà corpo e sostanza all'anima italiana, che muterà nei ruoli ma sarà ancora presente nel gruppo”.
A Trento mancano ancora tre pedine straniere: “Cerchiamo un lungo che copra le spalle a Biligha e completi il reparto insieme a Grazulis e Udom, due garanzie. Se arriverà, verificheremo le condizioni per far crescere Ladurner lontano da Trento: resta un nostro asset per il futuro, vogliamo valorizzarlo e fargli avere esperienza. La sfida più delicata è completare il puzzle con una guardia straniera emergente, con fame, qualità, che possa crescere a Trento e cogliere l'eredità di Flaccadori insieme a Baldwin. Un'altra combo che faccia gioco per sé e per i compagni, che vada a completarsi con un giovane talento come Ellis e un leader come Forray. Chiaramente dovremo prenderci qualche rischio. Poi un 3-2 che possa darci atletismo, fisicità e punti dalla panchina per rendere più profondo il roster e stimolare anche la crescita di Conti non solo come 3 ma anche come 2. E usando Alviti ogni tanto come 4 che apre il campo”.