Parlando a Piero Guerrini su “Tuttosport”, Matteo Spagnolo ha raccontato di come è finito tra i 12 scelti dal ct Pozzecco per i Mondiali con la Nazionale: "Nulla è mai scontato, sapevo comunque di poter giocare le mie carte. Ho ambizione e lavoro duro”.
Spagnolo si è ritagliato un ruolo importante in uscita dalla panchina: “Mi sembra di essere abbastanza naturale. Diciamo che mi aiuta avere un allenatore come Pozzecco che dà tanta fiducia. E questi compagni”.
Qual è il punto forte di quest’Italbasket? “Io credo che sia lo spirito, il fatto che stiamo bene assieme ci aiuta a sostenerci a vicenda. Sappiamo di non essere i più forti individualmente, nemmeno atleticamente, tantomeno fisicamente. Però giochiamo una pallacanestro bellissima, di condivisione, movimento, ritmo. E non molliamo”.
A livello di club, Spagnolo ha appena firmato un triennale con l’ALBA Berlino, club in cui ritroverà il grande amico Procida: “Non è stata una scelta difficile, anzi mi è sembrata in generale la migliore. Un'ottima opportunità, ho parlato anche con l'allenatore. Vero che avevo altre proposte e vero che ho lasciato il Real. Ora sono concentrato sulla nazionale, poi sull'Alba, una società dove si cresce. Lo spazio in Eurolega bisogna sempre ritagliarselo. Ne ho parlato anche con Gabriele, Procida, che mi ha dato informazioni solo positive. Il fatto che ci sia lui è un punto a favore”.