In vista della grande sfida contro la Serbia, Stefano Tonut è stato intervistato da Matteo De Santis su “La Stampa” parlando di come questa sia diventata una classica tra Nazionali: “Fa quasi ridere che siamo dovuti venire dall'altra parte del mondo e giocarci tutto di nuovo contro di loro. Per noi è un dentro o fuori, la classifica della Serbia non conta. Ci serve una partita completa, non possiamo permetterci nessun giro a vuoto. Dovremo avere la fame giusta e l'intelligenza di riproporre le cose giuste dei primi incontri, perché ce ne sono state, e di migliorare quello che non ha funzionato”.
La Serbia non ha ancora perso una partita in questo Mondiale: “Meglio non guardare le loro statistiche. Ma è stimolante affrontare una squadra così piena di campioni: questo probabilmente ci fa giocare le partite migliori, con la massima tensione e speriamo anche con delle percentuali migliori”.
Da specialista difensivo, Tonut avrà il compito di marcare stretto Bogdanovic: “Sicuramente partirò su di lui. Un campione vero e proprio. Lo seguo dai tempi del Fenerbahce, prima che andasse in Nba. Per me è sempre stato un idolo e gliel'ho detto di persona, tre settimane fa, prima dell'amichevole ad Atene. Marcare fenomeni come lui e Clarkson è stimolante: non sono preoccupato, perché so che il resto della squadra mi aiuterà”.