Intervistato da Piero Guerrini su “Tuttosport”, Marco Spissu ha presentato la super sfida dei quarti di finale di FIBA World Cup contro gli Stati Uniti: “In difesa dovremo rientrare bene, con attenzione, non farli correre. E dovremo fare ancora più lo stunt, perché loro sono giocatore che amano andare uno contro uno, vogliono fare questo. È chiaro che abbiamo campioni di fronte, ma seppur non favoriti ci proveremo con tutte le forze. La nostra forza difensiva e la perfetta connessione dei cinque in campo. E deve essere così per 24", se lo si è in 4, se uno si distrae un attimo, manca un aiuto, è finita".
Questa Nazionale ha sempre più seguito: “Sì, negli ultimi tre anni è stato un crescendo, anche perché abbiamo ottenuto grandi risultati. Al Mondiale ancora di più. Del resto dopo 25 anni siamo tornati tra le prime 8 e bisogna proseguire su questa pagina di storia”.
Spissu si è ormai costruito una grande durezza mentale e sa superare bene gli errori che commette sul parquet: “Cerco di non pensarci tanto, la partita è lunga, gli errori li fa chi osa e vince chi fa meno errori. Mi piace prendere tiri importanti, prendere l'iniziativa, ero così già da piccolino”.
E dopo il Mondiale ci sarà un’intrigante annata alle porte con la canotta dell’Umana Reyer Venezia: “Mi sento spesso con Spahija, sono molto contento ed eccitato per la nuova esperienza. Però ancora non ci penso, dobbiamo finire bene questo mondiale. Come si fa a giocare senza soste? È la maglia azzurra, qualcosa di speciale. Passa tutto soltanto a sentire l'inno. Eppoi giocare un Europeo, addirittura un Mondiale o l'Olimpiade, è un privilegio. Rappresenti tutti".