Per la De Vizia sarà la classica gara da ”ultima spiaggia”. Sono infatti affidate ad una vittoria contro la Scavolini Pesaro, le residue speranze per i biancoverdi di Dalmonte di accedere ai play-off. Un traguardo che fino ad una decina di giorni fa sembrava alla portata di Johnson e compagni, e che invece potrebbe essere vanificato dalle tre sconfitte consecutive subite nelle ultime tre gare. Questa sera (inizio ore 20 e 30, arbitri Cicoria e Borroni) la De Vizia si gioca in pratica l'intero campionato, e non poteva capitare squadra ”peggiore”. Perchè i pesaresi possono vantare un pesantissimo 5 a 0 nei confronti diretti, se si considerano anche le due gare della A/2 del 1998/99. Una tradizione sfavorevole, ma anche e soprattutto una squadra forte, compatta, coperta ed ”assortita” in tutti i ruoli, alla quale, forse, il sesto posto finale sta anche piuttosto stretto. E da due anni, quando si parla di Pesaro, non si può prescindere dal parlare di Michele Maggioli (150esima gara con Pesaro) un ragazzo che si è legato alla nostra città, e che qui ha tantissimi amici ed estimatori. E che non fa nulla per nascondere la sua riconoscenza nei confronti della società, degli avellinesi, e di coach Dalmonte. Perchè tutti hanno creduto in lui, e farebbero carte false per riaverlo in squadra. «Michele dimentica di ringraziare se stesso - commenta Dalmonte - perché tutti possono averlo aiutato, ma chi ha inciso è stato lui. La mattina veniva a lavorare e determinava anche il modo in cui farlo. Fa piacere a chiunque far parte di queste sue considerazioni, ma credo che il fulcro di tutto sia stato lui». Una serata, poco meno di due ore da ”nemico” per Maggioli, da vivere insieme ai compagni di reparto, con i quali forma un quartetto temibilissimo, che consente a Pillastrini una serie incredibile di alternative, a seconda delle situazioni. «I quattro lunghi di Pesaro hanno caratteristiche talmente diverse fra di loro - conferma Dalmonte -, tale da formare un pacchetto estremamente abile nel proporsi in modo diverso tatticamnte durante la partita. E questo costringe gli avversari ad avere delle ”letture” diverse rispetto alla coppia che a turno ruota dentro al campo. Una situazione che vale anche per i giocatori che si alternano sul perimetro. E la somma di questi aspetti determina una difficoltà importante nel giocare contro Pesaro, al di là del valore oggettivo del singolo giocatore». Ma la De Vizia non dovrà fermarsi neanche davanti a queste difficoltà per confermare le ambizioni di play-off. «Credo che ci siano dei passaggi importanti - conclude Dalmonte -. Il primo è che si realizzi e si creda veramente in questa opportunità, e di conseguenza l'atteggiamento con il quale si andrà in campo. E qui ognuno dovrà prendersi le proprie responsabilità, trasferendo seriamente qualcosa di diverso, di impatto, di orgoglio, di voglia, di forza mentale. Detto questo dovremo essere capaci di leggere tutte le situazioni che Pesaro può portare nel campo e non subirle».
Franco Marra
Franco Marra