Intervistato da Stefano Frigo su “Il T Quotidiano”, il direttore sportivo della Dolomiti Energia Trentino Rudy Gaddo ha raccontato le sue sensazione nella lunga vigilia che sta accompagnando la squadra alla prima giornata di campionato: “Sto vedendo, sin dal primo allenamento, un gruppo di ragazzi che lavora con grande serietà e concentrazione al fine di trovare quella chimica che poi sul parquet fa la vera differenza. Posso dire di percepire uno spogliatoio coeso, si respira aria di estrema positività e disponibilità. Anche l'ambiente – inteso a 360 gradi –mi sembra ben predisposto. Insomma gli ingredienti per togliersi delle soddisfazioni ci sono, poi sarà il campo ad emettere i verdetti".
Quale sarà la nuova identità della squadra? “Rispetto allo scorso anno giocheremo più possessi, questo significherà poter vedere punteggi più alti. Attenzione, non sto dicendo che saremo leggeri quando si tratterà di difendere ma che accetteremo qualche situazione in più a viso aperto. Questo sì”.
Gaddo ha anche rilasciato un parere sul nuovo coach Paolo Galbiati: “Non ha alcuna sovrastruttura, è esattamente ciò che dice di essere. Si tratta di un professionista coerente, onesto, molto appassionato e con grandi conoscenze del gioco. A questo aggiungiamo anche che interpreta il basket in modo coraggioso".
Dove si può posizionare la Dolomiti Energia nella nuova Serie A UnipolSai 2023/24? “Sulla carta ci sono sette squadre più competitive di noi, questo non lo dico io è sufficiente andare a vedere i budget che Milano, Bologna, Venezia, Brescia, Tortona, Reggio Emilia e Sassari hanno a disposizione e spendono. Poi ecco le altre nove, tra cui siamo presenti anche noi. Ovviamente non tutte le ciambelle escono con il buco e questo è proprio il bello (o il brutto ben s’intende) del gioco. Speriamo che la nostra ciambella non riservi brutte sorprese. Intanto pensiamo a rimanere sempre ben distanti dagli ultimi due posti, poi vedremo".