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IBSA Next Gen Cup 2023/24 - Meet The Youngest: Niccolò Malaventura e Davide Buttiglione: "Una grande emozione onorare questa città e questa maglia"

Meet the Youngest: Malaventura e Buttiglione

Esiste una teoria scientifica per cui la somma 1+1 dia come risultato 3, ovvero che il battito di una farfalla anche se un piccolo essere vivente possa scatenare tempesta. Riportando il tutto in ambito cestistico, la teoria del caos è scandita dal suono dei canestri quando il pallone entra in retina accompagnati dal boato dei tifosi.

Niccolò Malaventura e Davide Buttiglione, rispettivamente classe 2005 e classe 2006 sotto gli occhi vigili di coach Patera e del suo staff, sono in forza per la squadra Under 19 dell’Happy Casa Brindisi e sono i primi protagonisti della nuova rubrica LBA: IBSA NEXT GEN – MEET THE YOUNGEST.

Il primo marchiano doc, il secondo invece brindisino doc, da una parte Niccolò con gli occhi azzurri, dall’altra Davide con gli occhi castani. Possiamo definirli lo Ying e lo Yang dell’Happy Casa Brindisi, uniti dall’amore per la pallacanestro e dalla voglia di vincere, nonostante nella IBSA Next Gen Cup 2023/24 la squadra non sia riuscita ancora riuscita a centrare la vittoria:

“La IBSA Next Gen Cup è una bella esperienza. Devo dire che non abbiamo giocato benissimo, ma siamo pronti per tornare a lavorare e migliorare ancora”, dice Davide Buttiglione, purosangue brindisino alla seconda partecipazione nel torneo, un “veterano” che si è distinto nella partita contro l’UNAHOTELS Reggio Emilia mettendo a segno 37 punti, 9 rimbalzi e 6 assist.

Tempo da “rookie” invece per il per il marchigiano Niccolò Malaventura alla sua prima partecipazione nella competizione. Un vero combattente sempre pronto ad aiutare la squadra quando si tratta di contendersi un possesso sotto canestro: “È il primo anno per me – commenta Niccolò - che partecipo al torneo della IBSA Next Gen Cup, non vedevo l’ora di cominciare! Purtroppo, non abbiamo iniziato con il piede giusto, ma la fortuna di questo torneo è che si gioca una partita dopo l’altra; quindi, ogni volta si può azzerare il risultato sperando di fare meglio”.

Come detto per l’Happy Casa Brindisi il torneo è iniziato in leggera salita. Il cammino però è ancora lungo e i ragazzi avranno la possibilità di tornare a lottare nella seconda tappa in programma a Biella dal 26 al 29 dicembre.

Nonostante la carriera sportiva sia ancora tutta da scrivere, riavvolgendo il nastro del recente passato di Niccolò e Davide si scopre il fil Rouge solidissimo che li unisce dentro e fuori dal campo.

“Vestire la maglia dell’Happy Casa racchiude tante emozioni – afferma Buttiglione – Sono nato a Brindisi ed è per me grande onore giocare per la mia città. Ho iniziato a giocare a basket all’età di 7 anni, mi sono poi spostato nel mondo dell’atletica leggera e lì, sono rimasto fino all’età di 14 anni”. A tal proposito, il classe 2006 ha raggiunto risultato di rilievo tra vortex, salto in alto e salto in lungo: “Arrivo da una famiglia di sportivi, i miei genitori provengono dal mondo dell’atletica e sono davvero orgogliosi del mio percorso. Come sono ritornato nel basket? Dopo gli allenamenti di atletica mi ritrovavo al campetto a giocare con i miei amici e così campettata dopo campettata sono ritornato al mio primo amore: il basket”.

Niccolò Malaventura, invece è figlio d’arte (il papà Matteo Malaventura classe 1978 ex guardia con un importante curriculum che vanta esperienze anche in Serie A e Nazionale Italiana), frequenta i campi da basket sin dalla pancia della mamma e proprio dalla storia paterna nasce il suo amore per la palla a spicchi.

“Papà mi guarda facendo da spettatore (ride n.d.r.) e raramente mi dà consigli, quando però gli capita di farlo cerco sempre di ascoltare ciò che mi dice. Quando giocava lo seguivo sempre e la mia passione per il basket, oltre ad essere il mio sport preferito, arriva proprio da lui.
Per quanto mi riguarda dallo scorso anno gioco per la squadra di Brindisi dove mi sono trovato bene sin da subito e devo dire che anche l’accoglienza è stata piacevole. Lavoro sodo per onorare questa maglia”.

Nonostante neanche la prima squadra stia vivendo una delle sue annate migliori, per i giovani dell’Happy Casa Brindisi è tempo in ogni caso di insegnamenti e primi piccoli grandi passi, rubando con gli occhi anche quando il cielo sembra tutto tranne che sereno. D'altronde i marinai insegnano che rimanendo compatti ci si salva prima dello schianto anche nelle peggiori delle tempeste.

E così domenica 5 novembre 2023 - come nelle migliori favole a tema basket - Niccolò, Davide e l’ala Tommaso Guadalupi (classe 2006) hanno esordito contro la corazzata meneghina di coach Ettore Messina cedendo davanti al pubblico del PalaPentassuglia. Un esordio corale avvenuto sotto gli occhi dei compagni più esperti che hanno iniettato fiducia ai giovani rookie.

“Allenarsi con la prima squadra – dice Malaventura - è una bellissima esperienza ed anche solo stare a contatto con i senior è davvero prezioso. Dai compagni più esperti sto imparando tantissimo, in particolare che bisogna rimanere sempre concentrati, pronti e disponibili dando il proprio contributo. L’importante è saper aspettare il momento in cui ritagliarsi spazio durante le partite. In squadra mi piace molto Jordan Bayehe, apprezzo la sua cattiveria agonistica che schiera in campo, ma imparo molto anche dal mio compagno Davide Buttiglione che considero un bravo ragazzo dentro e fuori dal campo. Proprio sul parquet cerco di “rubare” (ride n.d.r.) il suo agonismo”.

“Il panorama cestistico brindisino – commenta invece Buttiglione – è variegato e noi giovani negli allenamenti con la prima squadra abbiamo la possibilità di ritrovarci con tanti giocatori esperti. A loro chiediamo tanti consigli sul posizionamento in campo e negli allenamenti 5 vs 5 stiamo imparando che il fondamentale della difesa è importantissimo. Insomma, bisogna sempre farsi trovare pronti. In squadra è un continuo stimolo, ma c’è un giocatore in particolare a cui mi ispiro ovvero l’ala Xavier Sneed, perché penso sia un giocatore veramente in gamba. Imparo molto anche dal mio compagno Niccolò Malaventura che reputo un giocatore forte e con una buona visione di gioco che mi piace molto”.

Infine, spazio per sogni, progetti futuri ed esperienze formative. Niccolò, per esempio, ha partecipato alla Pro Basketball Academy sotto gli occhi di coach Massimo Cancellieri, esperienza della quale afferma: “L’allenamento con il coach è stato molto formativo e ho visto quanto ci tenesse a valorizzare ogni giocatore presente insegnando che tutto parte dal fondamentale della difesa”. Malaventura prova anche a fare un salto in avanti (molto) nel futuro: “Se penso a me stesso all’età di 80 anni spero di riguardarmi indietro e non avere rimpianti del mio vissuto (ride, n.d.r.)”.

Non è da meno Davide Buttiglione con gli occhi carichi di sogni e il cuore pieno da buon salentino. Quest’anno Davide ha l’opportunità di migliorare seguendo gli insegnamenti del conterraneo Marco Esposito di ritorno a Brindisi come viceallenatore della Stella del Sud.

“Del coach apprezzo il suo agonismo, il modo di allenare e si, lo trovo una persona simpatica e molto scherzosa. Sarò di parte, ma è il mio allenatore preferito! Cosa farò da grande? Direi il giocatore professionista in Serie A, ma ho già pronto il post carriera: mi piacerebbe diventare massaggiatore a livello nazionale”. Anche io non vedo l’ora di sfidare un giocatore: Kevin Durant che reputo clamoroso e con un rilascio di tiro pazzesco”.

Insomma, il loro viaggio è solo all’inizio ma il futuro all’orizzonte è luminoso quanto la loro stella del Sud.

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