Intervistato da Andrea Tosi su “La Gazzetta dello Sport”, il coach della Vanoli Cremona Demis Cavina ha ricordato la vittoria contro la capolista Virtus Sbologna di qualche settimana fa: “Un'impresa che sarà ricordata come la pagina più bella di questa stagione. Certo, abbiamo sfruttato la loro stanchezza per l'Eurolega. Per usare una metafora da MotoGP, lo sport di cui sono appassionato, abbiamo piazzato la sgasata vincente nelle ultime curve”.
Cavina aveva debuttato in Serie A nel 2001 a Roseto, quando aveva solo 27 anni: “Sono tornato in A dopo avere viaggiato molto in A2, tante belle piazze che mi hanno fatto crescere. Qui a Cremona ho trovato l'ambiente che trasmette concretezza, serenità e fiducia come piace a me e si rispecchia nel mio carattere di persona e professionista che ha fatto per tre anni e mezzo anche l'operaio come perito meccanico in una ditta di puntatrici a resistenza. Mi alzavo alle 6 e lavoravo fino alle 17 poi andavo in palestra per allenare in Serie B. Sacrifici che hanno consolidato la mia passione per il coaching. Tutto questo lo respiro a Cremona ogni giorno e sono contento”.
A Demis piace molto il roster attuale della Vanoli: “Alleno una squadra omogenea che ha una grande etica di lavoro ed è composta da bravi ragazzi. Per una squadra che nelle previsioni della vigilia era classificata penultima è già un grande risultato avere conquistato quattro vittorie. L'obiettivo è solo la salvezza. E il nostro pubblico, entusiasta e sempre presente, ci può dare un grande aiuto”.