Intervistato da Stefano Rossi Rinaldi sul “Corriere dello Sport”, coach Dragan Sakota si è raccontato partendo dal commento sul primo successo stagionale della sua Happy Casa, arrivato contro Bologna: “Sono stati bravissimi i miei giocatori che tanto hanno sofferto in questi mesi. Avevano bisogno di ritrovare fiducia e sorriso, in settimana abbiamo parlato tanto cercando di migliorare alcuni aspetti di gioco: la selezione di tiro, il passarci la palla, la voglia di sacrificarsi anche in ruoli non propri. Lo spirito di squadra ha fatto la differenza”.
Sakota si è spesso trovato nella sua carriera a dover recuperare situazioni in squadre complicate: “Questa è la mia 51ª stagione da capo allenatore, ne ho viste tante. Cerco ormai stimoli che mi possano dare energia, non guardo classifica e budget. Sono consapevole, vista la mia età, che è complicato fare progetti a lungo termine per una società. Così ho accettato di intraprendere avventure rischiose ma gratificanti".
Adesso Brindisi avrà un mese molto delicato in ottica salvezza: “Sarà un dicembre molto importante. Siamo consapevoli della nostra situazione, dobbiamo affrontare ogni partita come una finale. Il nome dell'avversario cambia poco. Dobbiamo recuperare il terreno perso e lo possiamo fare soltanto in un modo: giocare al meglio e vincere”.