Intervistato da Elisabetta Ferri sul “Corriere dello Sport” e da Piero Guerrini su "Tuttosport", Amedeo Della Valle ha parlato della vetta della classifica solitaria della sua Germani Brescia: “Ce la godiamo. Un gran bel risultato, di cui siamo molto contenti perché la serie A è molto competitiva e non è mai facile battere nessuno. Contro Sassari abbiamo giocato tre quarti praticamente perfetti, non si può dare un giudizio sull'avversario quando viene fuori una super prestazione così. Eppure poteva essere insidiosa questa gara, perché la Dinamo veniva dal successo contro Milano. Ma anche con Varese avevamo vinto con uno scarto così largo: è un momento di grazia. Primi in classifica è bello, ma più
che altro stiamo giocando una bella pallacanestro, questo ci dà fiducia. È un motivo di grosso orgoglio per il lavoro svolto di settimana in settimana".
Quest'anno la Germani non sta affrontando il doppio impegno delle coppe: "Secondo me bisogna fare le coppe europee soltanto se si è davvero preparati per farle e se si ha uno scopo. Tanto per farle non ha senso: un infortunio, una striscia negativa possono comportare rischi di fare entrambe le cose in modo mediocre. Manca la vetrina, magari, ma un giocatore ha esposizione positiva anche se fa un campionato di vertice. Il vantaggio è prepararsi tutta la settimana, lo svantaggio è portarsi dietro magari una sconfitta per giorni, ma soprattutto bisogna essere capaci di alleggerire la settimana di allenamenti".
Questa stagione è di rivalsa anche per coach Magro: “Il finale dello scorso anno non aveva soddisfatto nessuno, lui per primo. È stato Bravo ad accettare il cambiamento di alcuni giocatori e l'inserimento di altri di alto livello non propriamente adatti al suo sistema, come Bilan appunto. Si è evoluto, riuscendo ad adattare le sue idee ai giocatori. D'altronde quelli bravi devono fare così, adattarsi ai migliori".
Questa è la Brescia più forte in cui Della Valle ha giocato? “Senza dubbio, lo direi anche se non fossimo primi. Il primo anno avevamo un ottimo roster, questo è di più alto livello. Bilan è stato una grossa aggiunta che ha cambiato la fisionomia della squadra, ma anche Christon e Burnell ci hanno fatto fare un salto di qualità. Christon è conosciuto per le sue doti offensive, però sta cambiando: è uno che capisce il gioco e adesso è in grado di coinvolgere tutti. Quanto a Burnell, può giocare in più ruoli e se le squadre avversarie hanno un'ala forte grossa, ci dà taglia e fisicità".
Anche dal punto di vista personale è un ottimo momento per ADV: “Sono in una situazione ideale, gioco in una formazione forte in un posto vicino a casa, fidanzato con una ragazza di Brescia. La Nazionale? Non mi sento inferiore a nessuno, penso di dimostrarlo ogni domenica. Poi deciderà il ct Pozzecco".