Intervistato da Marco Vigarani sul “Corriere del Trentino”, il direttore generale della Dolomiti Energia Trentino Andrea Nardelli ha sottolineato di come questo sia un anno di rivoluzione all’interno del club: “Abbiamo deciso di prendere una strada nuova. La filosofia è sempre quella di competere grazie alla forza delle idee con realtà che hanno budget più alti. Un anno fa abbiamo approvato un documento formale sulla visione del futuro, linee guida che stiamo seguendo per diventare grandi. Galbiati? Ora è l'uomo giusto e l'abbiamo capito quando si è presentato a una cena di beneficenza per gli alluvionati della Romagna a poche ore dalla firma del contratto. Ha sposato Trento”.
Per ora la Dolomiti Energia sta giocando un’ottima stagione sia in Serie A che in Eurocup: “Abbiamo scelto un'idea di pallacanestro spettacolare ma puntando sempre su giovani e italiani. Dopo 27 partite giocate in 90 giorni, guardiamo alla classifica e fra le altre squadre che fanno le coppe abbiamo davanti solo Virtus e Venezia”.
Sicuramente a Trento ora si fa anche sentire il calore del pubblico: “Al palasport ci sono numeri mai visti nemmeno prima del Covid: 2.000 spettatori di media in Eurocup e 3.600 in campionato. La gente dice che si diverte a prescindere dal risultato e questo è fondamentale, lo sport è intrattenimento. Per noi la partita inizia ore prima della palla a due con tanti eventi collaterali. Il palasport? Serve un impianto nuovo, al massimo entro 3-4 anni. È un'urgenza per noi e per Trentino Volley, abbiamo un mercato mondiale e necessità di un biglietto da visita adeguato. Il mese scorso per la gara contro Ulm erano presenti emissari di nove franchigie NBA. Con un palasport moderno potremmo ospitare grandi concerti che oggi vanno altrove ma anche i futuri Mondiali di basket insieme a Bologna o quelli di volley”.