Intervistato da Piero Guerrini su “Tuttosport”, il coach dell’Estra Pistoia Nicola Brienza ha parlato dopo la qualificazione della sua Estra Pistoia alla Frecciarossa Final Eight 2024: “È un bel risultato per quella che è la nostra base di partenza. Abbiamo iniziato con 4 sconfitte su 4. Poi siamo stati bravi e anche fortunati in alcune occasioni. Tanto merito è dei ragazzi. C'è molto lavoro alle spalle: a volte può andare meno bene”.
Brienza ha anche espresso un parere sulla Serie A: “Mi sono fatto l’idea che il livello è molto alto e si sta alzando ogni stagione grazie a Milano e Bologna che fanno da traino. Chi ha meno ambizioni deve inventarsi qualcosa per competere trovando persone serie e di valore. Su quella base poi cerchiamo di diventare più bravi, singolarmente e come gruppo".
La difesa è il marchio di fabbrica della formazione toscana: “È il mio cruccio di questi anni pistoiesi: io penso davvero che la difesa ti possa dare la possibilità in più di essere competitivo. Servono propensione, regole, esecuzione. In attacco c'è l'estro, in difesa siamo più o meno tutti uguali. L'anno scorso se non la migliore, avevamo una difesa importante. E quest'anno a livello numerico siamo tra le prime e mi inorgoglisce. La regola n. 1? Sarò banale: la responsabilità individuale. Conta l'orgoglio personale. Non voglio vedere ragazzi che se battuti si girano verso i compagni. E poi il cambio sistematico non mi piace granché. Ovvio, servono giocatori adatti”.
Pistoia può davvero puntare a fare l’exploit alla Frecciarossa Final Eight? “Sia chiaro, siamo consapevoli di noi stessi. Però siamo a un ballo neppure da Cenerentola, eravamo i topini della casa. Io ho vissuto la Coppa da assistente con Cantù. Sono partite secche, senza ansia da classifica. Nel rispetto del nostro valore, ci proveremo. Tra l'altro giocheremo la domenica e poi il mercoledì con Venezia. Come un playoff. Ho detto a Sambugaro che spero di fare 1-1”.