Francesco Vitucci, intervistato da Piero Guerrini su “Tuttosport”, ha commentato l’importante successo della sua NutriBullet contro Sassari: “Sono partite cui non si vorrebbe mai arrivare, ma quest'anno va così. L'altra gara simile era stata con Brindisi. Abbiamo avuto una striscia positiva di 4 vittorie, ma non capitalizzato due gare casalinghe. E dobbiamo lottare".
La Serie A è sempre più competitiva: “Si è livellata verso l'alto. Ci sono realtà che, con proprietà importanti, hanno investito di più. Si vede sulla fascia media e medio alta. Le neopromosse hanno trovato presto bilanciamento e Usa (in particolare Pistoia), molto incisivi. Ma è una crescita costante".
A Treviso le aspettative sono sempre alte: “Chi è abituato a vedere basket di alto livello ha aspettative conseguenti. Qui c'è stata una ricostruzione importante, partendo da zero e allestendo strutture estremamente interessanti come il consorzio, simile a Trento. I due club sono andati anche al Parlamento europeo a presentare il loro lavoro. La società è molto sana dal punto di vista finanziario e con il tessuto economico che c'è qui può diventare di alto livello. Simone (Giofrè, ndr) e io siamo stati chiamati per spingere verso l'alto. Ora dobbiamo pensare in maniera molto più modesta alla salvezza. Ma bisogna elaborare il futuro. La struttura portante è esemplare. Non c'è un uomo solo al comando. Più teste che ragionano, è meglio per non farsi prendere dall'emotività".
La NutriBullet continua a sfornare giovani talenti, come accaduto ultimamente anche con David Torresani: “La società prova a essere uno sviluppatore di giovani, ci crede. Ma è controproducente lanciarli tutti assieme. Si investe parecchio nel settore. Il futuro sarà dei giovani, se sapranno guadagnarselo. Qui hanno possibilità. Abbiamo idee per il futuro, ma ora dobbiamo metterle nel congelatore".