Parlando a Fabrizio Fabbri sul “Corriere dello Sport”, Nicola Brienza cerca di tenere i piedi per terra nonostante i numerosi successi dell’Estra Pistoia: “Non facciamo voli pindarici. All'interno del club e in città c'è consapevolezza di ciò che siamo e di quello che abbiamo fatto. Sappiamo che la quota salvezza dovrebbe essere a quota 12 successi. Noi ne abbiamo ottenuti 9 e vogliamo arrivare al più presto a quella soglia. Certo ora ci godremo le Final Eight, con un bell'invito al ballo delle grandi. È una medaglia che, con orgoglio, i ragazzi si possono appuntare sulla canottiera. E dire un giorno: "Noi c'eravamo".
Pistoia ha fatto all-in partendo dalla base di giocatori che ha raggiunto la promozione lo scorso anno: “Non eravamo i più forti al piano di sotto ma abbiamo conquistato la promozione con la forza del gruppo. E ora siamo dove siamo sempre grazie a questi ragazzi su cui abbiamo innestato i nuovi arrivati. Penso a Saccaggi, a Della Rosa, Del Chiaro e Wheatle. E ovviamente anche Varnado. Noi dobbiamo fare i conti con un budget diverso da tanti altri club ed allora dobbiamo usare le idee. Prendiamo proprio Varnado. Avevamo perso gara5 contro Verona due stagioni fa nei playoff di A2. La ferita era ancora aperta e Sambugaro andò dal presidente chiedendo di firmare immediatamente Jordon. Ha avuto ragione”.