Debutterà sabato sera, al PalaMalaguti. E debutterà, scherzi del destino, proprio contro quel club che l'anno scorso l'aveva voluto e rilanciato, la Laureatana Biella (griffata, nella passata stagione, Fila). Ma per considerare l'accordo valido a tutti gli effetti la Kinder deve lottare contro il tempo. Perché tutta la documentazione necessaria – gli uffici della Lega saranno tenuti aperti, oggi, nonostante la giornata festiva - deve essere prodotta entro mezzogiorno.
Antonio Granger, che ha già manifestato apprezzamento per la nuova destinazione, era atteso al Marconi, ieri, nel primo pomeriggio. In tempo per regolarizzare la sua posizione di fronte alla questura (permesso di lavoro, permesso di soggiorno) e per affrontare le visite mediche. Quelle che, appunto, dovrebbero spalancargli le porte dello spogliatoio bianconero, dove andrà a completare il settore esterni dopo la partenza di Abbio per Siviglia.
Ma ieri, nel primo pomeriggio, Antonio non s'è visto. Non è riuscito a imbarcarsi a Barcellona, sul volo che sarebbe poi atterrato al Marconi alle 17,15. E nemmeno sul volo (troppo) che, da Madrid, l'avrebbe portato in città alle 18,10. All'Arcoveggio, nel quartier generale bianconero, a tenere i contatti con il giocatore e con il suo procuratore, Rade Filipovich, il vice presidente della Kinder, Roberto Brunamonti.
Contatti non facili perché, per almeno un paio d'ore, il cellulare di Antonio è rimasto muto. Con la società a interrogarsi: sarà salito sul volo giusto? Alla fine, erano da poco passate le 21, Antonio è arrivato a destinazione, atteso proprio al Marconi da Roberto Brunamonti. Il giovanotto (Granger, non Brunamonti), dovrebbe essere presentato alla stampa domani (gli daranno la canotta numero 9?).
Per chiarire se il suo rapporto, come auspicato dal presidente della società, Marco Madrigali, si protrarrà oltre il 30 giugno di quest'anno. L'intenzione del club bianconero è quello di legarsi al giocatore almeno fino al 2003, in attesa di capire anche quale sarà il futuro di Ginobili e di Jaric, che potrebbero compiere il grande salto nella Nba. Ma l'ingaggio di Granger, al di là dell'apporto che il moro potrebbe già offrire sabato, contro i suoi ex compagni, può spostare qualcosa in vista della final four di Eurolega. E considerando il derby tutto italiano con la Benetton l'arrivo di Granger appare la risposta migliore all'ingaggio di Bell.
Alessandro Gallo
Antonio Granger, che ha già manifestato apprezzamento per la nuova destinazione, era atteso al Marconi, ieri, nel primo pomeriggio. In tempo per regolarizzare la sua posizione di fronte alla questura (permesso di lavoro, permesso di soggiorno) e per affrontare le visite mediche. Quelle che, appunto, dovrebbero spalancargli le porte dello spogliatoio bianconero, dove andrà a completare il settore esterni dopo la partenza di Abbio per Siviglia.
Ma ieri, nel primo pomeriggio, Antonio non s'è visto. Non è riuscito a imbarcarsi a Barcellona, sul volo che sarebbe poi atterrato al Marconi alle 17,15. E nemmeno sul volo (troppo) che, da Madrid, l'avrebbe portato in città alle 18,10. All'Arcoveggio, nel quartier generale bianconero, a tenere i contatti con il giocatore e con il suo procuratore, Rade Filipovich, il vice presidente della Kinder, Roberto Brunamonti.
Contatti non facili perché, per almeno un paio d'ore, il cellulare di Antonio è rimasto muto. Con la società a interrogarsi: sarà salito sul volo giusto? Alla fine, erano da poco passate le 21, Antonio è arrivato a destinazione, atteso proprio al Marconi da Roberto Brunamonti. Il giovanotto (Granger, non Brunamonti), dovrebbe essere presentato alla stampa domani (gli daranno la canotta numero 9?).
Per chiarire se il suo rapporto, come auspicato dal presidente della società, Marco Madrigali, si protrarrà oltre il 30 giugno di quest'anno. L'intenzione del club bianconero è quello di legarsi al giocatore almeno fino al 2003, in attesa di capire anche quale sarà il futuro di Ginobili e di Jaric, che potrebbero compiere il grande salto nella Nba. Ma l'ingaggio di Granger, al di là dell'apporto che il moro potrebbe già offrire sabato, contro i suoi ex compagni, può spostare qualcosa in vista della final four di Eurolega. E considerando il derby tutto italiano con la Benetton l'arrivo di Granger appare la risposta migliore all'ingaggio di Bell.
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino