Intervistato da Piero Guerrini su “Tuttosport”, Alessandro Magro ha parlato di come sta vivendo la vigilia della Frecciarossa Final Eight 2024 che affronta da campione in carica: “Raggiungendo Torino, ritorniamo indietro di un anno e ci arriviamo in condizioni psicologiche diverse. Perciò dobbiamo ricordare che Torino ci ha dato possibilità di riscattarci dal periodo che stavamo vivendo e di raggiungere un traguardo storico, il primo trofeo del club. Siamo chiamati a difendere il titolo, avendo fatto in estate innesti e aggiustamenti che ci hanno dato la possibilità di consolidare il potenziale già espresso, ovviamente supportato dal club che aveva già deciso di continuare questo progetto, tenendo 7 giocatori su 10 del roster, un vantaggio nell'accorciare i tempi per avere chimica ed efficacia. che renda la squadra affidabile in campo. Siamo riusciti a rendere reale ciò che avevamo immaginato. Perciò siamo felici di essere primi, esprimendo anche una pallacanestro efficace e piacevole da guardare in entrambe le metà campo. Nel contempo sappiamo che a Torino ogni partita conta e che le grandi favorite sono le due superpotenze (Milano e Bologna) insieme con Venezia che da anni è al vertice”.
Quest’anno comunque le aspettative sono alte nel club biancoblu: “La nostra più grande vittoria in tre anni è aver portato un incredibile entusiasmo e una Germani-mania in città. Siamo passati da 2.500 ai sold out quando non c'è gara di cartello. Ovvio, con le vittorie la gente comincia a sognare. Noi dobbiamo però rimanere con i piedi per terra. Io sono di Castelfiorentino, campagna toscana. Le mia squadra hanno sempre avuto volontà di sacrificio, di sporcarsi le mani. La forza di questi ragazzi è pensare a una partita, non oltre. Sappiamo che dobbiamo giocare contro Napoli e che abbiamo rifilato uno scarto importante in casa Gevi. Questo ci deve far rizzare ancor più con le orecchie. Poi eventualmente si alzerà l'asticella e li sarebbe bello capire se, senza cambiare nulla, siamo riusciti a colmare il gap con le big. All'andata abbiamo perso a Bologna e Venezia, per dire”.