PESARO — Gli unici verdetti della serata sono il primo posto della Skipper e la salvezza di Livorno, il resto uscirà dagli ultimi 40', sabato sera. Pillastrini non si scervella per sapere chi sarà l'avversario degli ottavi di finale, per adesso mimetizzato nel gruppone a 28 punti che comprende Varese, Biella, Udine e Fabriano, che rischia più di tutti di restare esclusa visto che l'ultima giornata riposa.
«Devo dire che questo primato la Fortitudo lo merita — è il commento di Pilla —, ha giocato un campionato straordinario, soprattutto perché ha saputo reagire ai suoi momentacci. Insieme a Benetton e Oregon, è la squadra che ha mostrato maggior continuità».
E la Scavolini che si è stufata di perdere contro squadre di rango inferiore?
«Bè sono contento. Soprattutto perché abbiamo avuto una buona impennata nel finale, caratteristica che ci aveva contraddistinto durante la stagione e che ultimamente avevamo smarrito. Un successo prezioso — dice ancora il coach — che si distingue rispetto alle ultime trasferte come Fabriano e Biella dov'eravamo crollati».
Il meglio e il peggio della partita?
«Il meglio l'impatto e la fine, il peggio esserci fatti rimontare venti punti di vantaggio. Abbiamo iniziato come vogliamo noi, con buona circolazione di palla fra lunghi ed esterni: mettere la palla sotto e poi riaprire è la nostra forza, poi i nostri lunghi sono stati raddoppiati e abbiamo sprecato qualche pallone di troppo mentre Hafnar entrava in trance agonistica».
L'infortunio di Beric la preoccupa?
«Non è niente di grave però è un peccato perché avevamo deciso di giocare queste ultime partite in funzione di un suo recupero e invece non so ancora se sabato lo avremo oppure no».
e.f.
«Devo dire che questo primato la Fortitudo lo merita — è il commento di Pilla —, ha giocato un campionato straordinario, soprattutto perché ha saputo reagire ai suoi momentacci. Insieme a Benetton e Oregon, è la squadra che ha mostrato maggior continuità».
E la Scavolini che si è stufata di perdere contro squadre di rango inferiore?
«Bè sono contento. Soprattutto perché abbiamo avuto una buona impennata nel finale, caratteristica che ci aveva contraddistinto durante la stagione e che ultimamente avevamo smarrito. Un successo prezioso — dice ancora il coach — che si distingue rispetto alle ultime trasferte come Fabriano e Biella dov'eravamo crollati».
Il meglio e il peggio della partita?
«Il meglio l'impatto e la fine, il peggio esserci fatti rimontare venti punti di vantaggio. Abbiamo iniziato come vogliamo noi, con buona circolazione di palla fra lunghi ed esterni: mettere la palla sotto e poi riaprire è la nostra forza, poi i nostri lunghi sono stati raddoppiati e abbiamo sprecato qualche pallone di troppo mentre Hafnar entrava in trance agonistica».
L'infortunio di Beric la preoccupa?
«Non è niente di grave però è un peccato perché avevamo deciso di giocare queste ultime partite in funzione di un suo recupero e invece non so ancora se sabato lo avremo oppure no».
e.f.
Fonte: Il Resto del Carlino