Il centro dell’Openjobmetis Varese, Skylar Spencer, ha parlato a Giuseppe Sciascia su “La Prealpina” delle sue qualità difensiva: “È il mio stile di gioco che rispecchia la mia mentalità nella vita. Amo lottare duro, lottare su ogni rimbalzo e ogni palla vagante, mettere in campo energia in ogni situazione della partita, e dare il massimo per la squadra con l'obiettivo di vincere. I numeri sono positivi? Sinceramente li guardo poco, né do importanza al fatto che vengano riconosciuti. Quel che conta è che mi apprezzino i compagni, lo staff e i tifosi, per quel che faccio sul campo anche se non va nelle statistiche. E i numeri importanti sono quelli delle vittorie che la squadra ha avuto dopo il mio arrivo”.
Che persona è Skylar fuori dal campo? “Sono un ragazzo tranquillo che proviene dalla California. Amo giocare a basket, viaggiare per il mondo e trascorrere tempo con mia moglie e mio figlio di 5 anni; la pallacanestro mi consente di fare tutte queste cose. In questi due mesi non ho avuto molto tempo per conoscere Varese; siamo stati sul lago di Como e programmiamo un viaggio in Sicilia, ogni volta che si può conoscere qualcosa di nuovo siamo pronti a cogliere l'opportunità”.
Varese può pensare di raggiungere i playoff? “L'obiettivo è giocare per vincere ogni partita che rimane, iniziando dal derby di domenica a Milano. Siamo in una posizione più vicina ai playoff che alla salvezza; per arrivare tra le prime otto servono punti, e ogni occasione sarà buona per provarci. Affronteremo con grande impegno e serietà ogni partita, vogliamo provarci fino in fondo su entrambi i fronti. In passato avevo già sfiorato i quarti di finale di FIBA Europe Cup, ora che li ho raggiunti voglio arrivare più in alto possibile. Ma i playoff italiani sarebbero un grande risultato per la squadra e la città; voglio provare a raggiungerli entrambi”.