Questa settimana Basket Zone incontra David Moss, icona moderna del campionato italiano, pluriscudettato con Siena e Milano e vincitore della Coppa Italia 2023 nel suo ultimo anno da giocatore, e capitano, a Brescia. Oggi quarantenne, il campione statunitense veste ancora la maglia della Germani, ma col ruolo di Player Development Coach spiegato a Mario Castelli nell’intervista da oggi disponibile SU DISCOVERY+ e IN PODCAST:
«Il ruolo di Player Development Coach è quello di prendere giovani, veterani e non e lavorare sulle loro skills: se uno è già bravo con la mano destra, noi lavoriamo sulla sinistra. Cresciamo durante la stagione anche se uno pensa di essere già completo. L’ho imparato sulla mia pelle, non dimentichiamoci le basi. Se non si fa il lavoro giusto nei fondamentali, non si va avanti. Ah, devo dire che oggi le giornate di lavoro sono più lunghe di quando giocavo».
«Negli ultimi cinque anni della mia carriera, nel contratto c’è sempre stato scritto che c’era un ruolo per me in quella società alla fine del mio percorso da giocatore. La decisione alla fine è sempre stata mia. Mi hanno chiesto in che ruolo avrei voluto aiutare di più la squadra, anche come ambassador ma io volevo essere d’aiuto in campo quindi ho scelto così. Ne ho parlato anche con Coach Magro, lui era aperto alla possibilità di avermi accanto a lui, e mi sono detto che comunque mi piaceva lavorare con questi giocatori che conosco già, quindi eccomi».
«Magari per i giocatori è stato strano, per me meno. Adesso metto anche gli occhiali, così si capisce che ho cambiato ruolo! Mi ha aiutato tanto essere capitano negli ultimi dieci anni della mia carriera in cui non sono stato solo l’esempio, ma ho anche dovuto imparare ad alzare la voce nel momento del bisogno. Mi ha aiutato molto anche mio figlio, insegnandomi ad avere pazienza».