A 20 anni essere titolare in una squadra che gioca le coppe europee e lotta per il primo posto in campionato vale più di qualsiasi altro riconoscimento, ma potersi fregiare del premio di miglior difensore del mese Pall-Ex in un collettivo che fa proprio della solidità difensiva il suo marchio di fabbrica, ha tutt'altro sapore. L'Umana Reyer Venezia è la seconda difesa meno battuta della Serie A UnipolSai 2023/24 con 77.5 punti subiti a partita (dietro solamente ai 73.8 dell'EA7 Emporio Armani Milano), è la squadra che concede la percentuale più bassa nel tiro da tre punti (30.8%) e nel tiro dal campo (42.7%); inoltre può vantarsi di essere la formazione che raccoglie più rimbalzi con 38.7 a partita (di cui 29.0 difensivi, primato della Lega). In questo scenario Davide Casarin si posiziona come una delle pedine fondamentali per gli orogranata che a marzo hanno registrato tre vittorie e due sconfitte rimanendo saldi al secondo posto in classifica (record 17-8); la scelta di Neven Spahija è quella di utilizzarlo come guardia difensiva proprio per i suoi istinti, la sua capacità di leggere le linee di passaggio e di posizionarsi nel posto giusto al momento giusto per subire contatti fallosi e sfondamenti. L'eroe di casa – nato proprio a Venezia – è il classico profilo che sfata il mito dei numeri per essere considerato un giocatore degno di nota: infatti, sono la sua determinazione e la sua tenacia sui due lati del campo a fare la differenza nelle vittorie degli orogranata. Casarin è in grado di prendersi responsabilità pesanti come quella di marcare il miglior giocatore della squadra avversaria oppure scegliere di rimanere incollato prima ad uno degli esterni e successivamente prendersi il lungo spalle a canestro. Dopo le numerose esperienze in prestito, il classe 2003 è tornato nella sua città per rimanere e oltre ad aver migliorato le sue qualità tecniche, in poco tempo è diventato anche uno dei leader vocali del gruppo; questa attitudine gli ha permesso di acquisire maggiore consapevolezza nei suoi mezzi e trasformarsi in un difensore temibile da cui l'attacco avversario cerca di stare alla larga il più possibile.