Intervistato da Andrea Tosi su “La Gazzetta dello Sport”, Francesco Vitucci ha ripercorso la sua annata sinora con la NutriBullet Treviso: “L’inizio, con tutte quelle sconfitte, ha creato frustrazione e tensione dentro e fuori il club e lo spogliatoio. La squadra ha qualità ma non riusciva ad avere continuità nell'arco della stessa partita. Poi con due aggiustamenti di mercato, cioè gli innesti del play Robinson e l'ala Olisevicius, abbiamo trovato un nostro equilibrio anche se siamo rimasti a lungo sospesi nelle ultime posizioni. La svolta è arrivata con la vittoria in rimonta da -20 contro Reggio. Queste 4 vittorie di fila sono il frutto della crescita dei nostri giocatori più importanti come Harrison e Bowman e della maturazione di Paulicap, un lungo verticale che ha avuto bisogno del suo tempo per reggere il confronto con tanti centri del campionato. Dietro viene la cerniera degli italiani: Zanelli, Mezzanotte e Faggian sono cambi funzionali che danno sempre un contributo. Il fatto di essere vicini a una salvezza diciamo oggi tranquilla – ma dobbiamo fare almeno un'altra vittoria per sentirci al riparo - è un passo avanti rispetto all'anno passato quando Treviso si è salvata alla penultima giornata”.
Vitucci è un giocatore che ha sempre allenato per molto tempo uno stesso club: “Premetto che anche a me piacerebbe allenare delle stelle e una squadra da scudetto. Diciamo che mi piace stare dove mi sento apprezzato e dove posso lavorare su giocatori che hanno margini di crescita e di valorizzazione. L'ho fatto con John Brown, oggi ala del Monaco, e con Darius Thompson, play dell'Efes. A Brindisi con Nick Perkins, Wes Clark e Derek Willis, anche lui all'Efes. Tutti giocatori che assaggiavano l'Europa per la prima volta. Il basket universitario mi piace, l'ho sempre seguito e qualcosa ci metto nelle mie squadre insieme naturalmente agli insegnamenti sempre attuali del Paron Zorzi, da cui ho imparato e assorbito tanto. Tonino è stato un innovatore del gioco 40 anni fa, uno che vedeva avanti e che aveva una grande didattica. Con questa Treviso provo a seguirne le tracce. La mia aspettativa è che per l'anno prossimo questa squadra possa alzare il livello degli obiettivi e della qualità individuali”.