Intervistato da Cosimo Cito su “La Repubblica”, Ron Rowan, nuovo patron dell’Estra Pistoia, ha raccontato dell’emozione di tornare al PalaCarrara: “I tifosi non mi hanno mai dimenticato. Sono rimasto travolto, è stato toccante. La cosa speciale qui è la gente, è la passione che la città riversa in questo sport. Sono tornato al palazzetto ed è come se non fossi mai andato via. Mi hanno fatto sentire a casa. E che ricordi con Valerio, Crippa, Dan Gay. Anni speciali”.
Com’è nata l’idea di investire su una squadra di basket italiana? “L'idea è nata durante il Covid. Sono rimasto in contatto con l'agente che avevo quando giocavo. Al tempo la Virtus Roma era in una situazione complicata e tramite lui mi avevano chiesto se conoscessi qualcuno per salvare il club. Avevo identificato una persona che poi si è tirata indietro all'ultimo istante. Due estati fa il mio agente mi ha parlato di Trieste e io ho creato la connessione con l'attuale proprietario, Richard De Meo. Il mio agente mi ha poi parlato di Pistoia, mi è esploso qualcosa dentro. E mi sono detto "eccomi, sono pronto". È stato un lungo viaggio, ma ora rieccomi qui”.
Quali sono quindi gli obiettivi futuri di Rowan per l’Estra? “Che diventi squadra costantemente nei playoff, quel mondo a parte in cui può davvero succedere di tutto. E voglio che la nuova Pistoia abbia una solida base di giovani toscani. Un vivaio florido che consenta ai talenti di questa regione di non emigrare altrove. Vogliamo continuare a costruire ciò che il management e la squadra hanno iniziato. Piano piano, lavorando insieme, potremo compiere altri passi verso l'alto. Un nuovo impianto? E' qualcosa a cui possiamo pensare per l'avvenire", come dichiarato anche ad Elisabetta Ferri sul "Corriere dello Sport".
Photo Credit: Elisa Maestripieri / Pistoia Basket 2000