Intervistato da Piero Guerrini su “Tuttosport”, Demis Cavina ha parlato della salvezza quasi raggiunta dalla sua Vanoli Cremona: “Siamo ancora in miniera. Tutti concentrati su lavoro. In primavera succedono sempre cose incredibili nello sport e sono certo che sarà così fino alla fine. Finché non ci sarà una sorta di ufficialità nulla è scontato, non mi esprimerò. Sono frasi retoriche, ma è davvero la nostra mentalità”.
La squadra lombardo sta completando comunque un’annata di grande qualità: “La competitività di questa squadra non si misura con il budget e non mi piace neanche farne un metro di valutazione. Ma proprio in virtù di questo si è pensato di tenere un nucleo che conoscesse città, ambiente, società, soprattutto il sistema di lavoro. Una delle cose più belle che ci siamo sentiti dire è che facciamo cose un po' diverse dagli altri. È un po' per togliere etichette, un po' perché si è piuttosto uniformato il pensiero tecnico. E poi c'è l'aspetto emotivo di una squadra”.
Cavina ha parlato inoltre della crescita del campionato italiano: “Rispetto a due anni fa, quando allenai mezza stagione o quasi, ho visto un netto innalzamento del livello medio. Ci sono tante squadre che hanno costruito gruppi importanti partendo anche dagli allenatori. Una qualità elevata non soltanto a causa delle varie Tortona, Brescia cresciute dietro i club storici. Ma penso ai progetti di Reggio Emilia, Napoli. E certo dimentico qualcuno. Poi anche nella fascia bassa il livello si è alzato con i correttivi in corsa. L'aspetto positivo è vedere progetti tecnici che vanno ben oltre vincere o perdere due partite consecutive”.