Intervistato da Cosimo Cito su “La Repubblica”, Matteo Boniciolli ha parlato di che piazza sia quella di Scafati: “Pubblico super, molto vicino alla squadra. Il calore non è mai mancato. Ma in alcune partite avrei sperato di vedere qualche tifoso in più”.
Questa salvezza quanto vale? “Nel campionato dei grandi investimenti una piccola città del Sud che resiste e si salva varrebbe una serie su Netflix. In A2 ci sono grandi piazze, tra Fortitudo, Trieste, Torino. Scafati l'anno prossimo sarà al terzo anno di Serie A invece, e questo è davvero straordinario”.
Cosa ha imparato Boniciolli da quest’esperienza scafatese? “L'estate scorsa un paio di società mi risposero che non mi prendevano perché non allenavo in A da quattro anni. Non potranno più dirlo”.
Boniciolli ha anche parlato di come “sdrammatizza” fuori dal campo: “Con la lettura, con la buona tavola. A Pompei, dove vivo, sono anche stato agli scavi archeologici. Ho fatto una lunga passeggiata in questa enorme città morta con l'obiettivo di ridimensionare una sconfitta. Quando vedi una tale grandezza, allora metti tutto al proprio posto”.