EURO ROSETO: Sims 19 (6/9, 1/2), Hicks 18 (6/7, 2/5), Gilmore 6 (2/4 da 3), Colson (0/1, 0/3), Ruggiero 4 (0/1, 1/2), Grant 9 (4/6, 0/3), Swinson 6 (3/3), Boni 23 (2/6, 3/8), Lockhart 4 (2/2), Monti 4 (2/2). Coach: Impaloni.
MULLER VERONA: Rombaldoni 8 (3/6), Zanella 3 (1/1), Higgs 5 (1/1, 1/3), Carraretto 9 (2/2, 1/3), Burrough 14 (5/9, 0/3), Alberti 8 (3/4, 0/3), Ianes, Camata 5 (2/4), Ivory 9 (3/6, 0/4), Carroll 16 (5/7, 2/4). Coach: Lardo.
ARBITRI: Filippini di Bologna e Ramilli di Forlì.
note: parziali 25-10; 51-32; 68-49; 93-77. Tiri da due punti: Euro Roseto 25/37; Muller Verona 25/40. Tiri da tre punti: Euro 9/27; Muller 4/20. Tiri Liberi: Euro 16/22; Muller 15/22. Rimbalzi: Euro 33 (11 offensivi); Muller 33 (11 offensivi). Recuperi: Euro 18; Muller 17. Spettatori 1.200 per un incasso di 22 mila euro.
ROSETO. Il mondo è nella testa! C'è dentro tutto, la vittoria e la sconfitta. E' lì che si preparano le grandi imprese, è lì che nascono le delusioni più cocenti. Tra Euro Roseto e Muller Verona la gara è finita ancora prima di iniziare, proprio per le differenti motivazioni che animavano le due formazioni: Roseto doveva vincere per entrare nei play off (e alla fine della partita ha avuto la certezza di avercela fatta matematicamente), Verona aveva ancora da smaltire i radicali liberi accumulati nei festeggiamenti post salvezza. Con simili premesse il minimo che ci si può aspettare è che il sipario cali quando gli attori sono ancora in scena! La partita, infatti, se così la si può chiamare, è durata 1', il primo, l'unico chiuso con le due squadre in parità, ancora a secco di punti. Quando Mario Boni ha imbracciato la sua carabina centrando per due volte consecutive il bersaglio dall'arco dei 6,25, la partita è cominciata e finita nello stesso istante. Eloquente l'andamento del punteggio: 8-2 dopo 3', 25-10 al suono della prima sirena con Boni e Sims autori di 17 punti in due.
Il coach ospite Lardo ha tentato, in avvio di secondo quarto, un arrocco di tipo scacchistico ordinando la difesa a zona, sortendo un effetto, tuttavia, che è durato un lampo, il tempo necessario all'Mvp Hicks per regalare uno schiaccione da Nba e ai vari Sims (18 punti a metà gara), Boni, Swinson e Ruggiero per completare l'opera: 51-32 a metà gara.
Nell'intervallo una delegazione di tifosi ha manifestato pacificamente a metà campo contro la cessione del titolo. Poi la partita è ripresa in un clima soporifero, con gli occhi di tutti i presenti più concentrati a cercare l'angolo dove Martinelli discuteva con il sindaco Di Bonaventura che ad applaudire le piroette di Sims, gli assist di Colson o le giocate di Sims e Boni.
L'Euro raggiungeva il massimo vantaggio sul 55-32 e chiudeva sul 93-77, apprendendo dalla radio la certezza di aver conquistato l'accesso ai play off con una giornata di anticipo (non resta che da definire la posizione, dalla nona alla dodicesima) e per il secondo anno consecutivo.
Un risultato che il sindaco ha voluto commentare così: «Bravi Martinelli, Impaloni e i giocatori. E' giusto che questa sera si applauda all'impresa compiuta».
Giorgio Pomponi
MULLER VERONA: Rombaldoni 8 (3/6), Zanella 3 (1/1), Higgs 5 (1/1, 1/3), Carraretto 9 (2/2, 1/3), Burrough 14 (5/9, 0/3), Alberti 8 (3/4, 0/3), Ianes, Camata 5 (2/4), Ivory 9 (3/6, 0/4), Carroll 16 (5/7, 2/4). Coach: Lardo.
ARBITRI: Filippini di Bologna e Ramilli di Forlì.
note: parziali 25-10; 51-32; 68-49; 93-77. Tiri da due punti: Euro Roseto 25/37; Muller Verona 25/40. Tiri da tre punti: Euro 9/27; Muller 4/20. Tiri Liberi: Euro 16/22; Muller 15/22. Rimbalzi: Euro 33 (11 offensivi); Muller 33 (11 offensivi). Recuperi: Euro 18; Muller 17. Spettatori 1.200 per un incasso di 22 mila euro.
ROSETO. Il mondo è nella testa! C'è dentro tutto, la vittoria e la sconfitta. E' lì che si preparano le grandi imprese, è lì che nascono le delusioni più cocenti. Tra Euro Roseto e Muller Verona la gara è finita ancora prima di iniziare, proprio per le differenti motivazioni che animavano le due formazioni: Roseto doveva vincere per entrare nei play off (e alla fine della partita ha avuto la certezza di avercela fatta matematicamente), Verona aveva ancora da smaltire i radicali liberi accumulati nei festeggiamenti post salvezza. Con simili premesse il minimo che ci si può aspettare è che il sipario cali quando gli attori sono ancora in scena! La partita, infatti, se così la si può chiamare, è durata 1', il primo, l'unico chiuso con le due squadre in parità, ancora a secco di punti. Quando Mario Boni ha imbracciato la sua carabina centrando per due volte consecutive il bersaglio dall'arco dei 6,25, la partita è cominciata e finita nello stesso istante. Eloquente l'andamento del punteggio: 8-2 dopo 3', 25-10 al suono della prima sirena con Boni e Sims autori di 17 punti in due.
Il coach ospite Lardo ha tentato, in avvio di secondo quarto, un arrocco di tipo scacchistico ordinando la difesa a zona, sortendo un effetto, tuttavia, che è durato un lampo, il tempo necessario all'Mvp Hicks per regalare uno schiaccione da Nba e ai vari Sims (18 punti a metà gara), Boni, Swinson e Ruggiero per completare l'opera: 51-32 a metà gara.
Nell'intervallo una delegazione di tifosi ha manifestato pacificamente a metà campo contro la cessione del titolo. Poi la partita è ripresa in un clima soporifero, con gli occhi di tutti i presenti più concentrati a cercare l'angolo dove Martinelli discuteva con il sindaco Di Bonaventura che ad applaudire le piroette di Sims, gli assist di Colson o le giocate di Sims e Boni.
L'Euro raggiungeva il massimo vantaggio sul 55-32 e chiudeva sul 93-77, apprendendo dalla radio la certezza di aver conquistato l'accesso ai play off con una giornata di anticipo (non resta che da definire la posizione, dalla nona alla dodicesima) e per il secondo anno consecutivo.
Un risultato che il sindaco ha voluto commentare così: «Bravi Martinelli, Impaloni e i giocatori. E' giusto che questa sera si applauda all'impresa compiuta».
Giorgio Pomponi