Idee chiare e forza di volontà, innovazione e capacità di tenere unito un gruppo per un'intera stagione come se fosse una famiglia; questi sono alcuni dei requisiti utili per sedersi sulla panchina di una squadra e raggiungere gli obiettivi prefissati. Nicola Brienza (Estra Pistoia) si è aggiudica la palma di Coach of the Year – premio per la prima volta intitolato alla leggenda Sandro Gamba -, superando nelle votazioni Luca Banchi (Virtus Segafredo Bologna) e Alessandro Magro (Germani Brescia). Questo premio è stato votato dai club (dirigenti, allenatori e giocatori), il panel di media e community e dai fan.
Una passione fuori dal comune per la pallacanestro che lo porta a non voler abbandonare i campi nemmeno dopo un infortunio al ginocchio; la storia del coach classe 1980 inizia da Cantù a soli 19 anni come allenatore delle giovanili, un ragazzo brillante le cui idee non possono di certo passare inosservate. Prima la già citata squadra della sua città, poi Lugano, Orlandina, nuovamente Cantù, Trento e infine il progetto Pistoia dal 2021; nel settembre dello stesso anno – dopo appena tre mesi di esperienza toscana – conquista la Supercoppa LNP e al termine della stagione successiva porta la compagine pistoiese ad una clamorosa promozione da sesta testa di serie, battendo Torino nella finale del Tabellone Argento. L'idea dell’Estra era quella di affrontare il massimo campionato proponendo tante nuove idee e un gioco inedito e divertirsi e divertire un pubblico come quello del PalaCarrara che stravede per i suoi beniamini; nella mente di Brienza c'era però molto di più della semplice presenza in Serie A, perché con il roster a disposizione può raggiungere obiettivi ambiziosi. Al termine del girone di andata si trova all'ottavo posto con un record di 8-7, che le è valso la qualificazione alla Frecciarossa Final Eight 2024 di Torino; alla fine della regular season, il record dei toscani è stato di 15-15 e questa volta la posizione in classifica diceva sesto posto con qualificazione agli LBA Playoff UnipolSai 2024 conquistata. Il gruppo guidato da Nicola Brienza lungo l'arco della stagione ha mandato al tappeto Virtus Segafredo Bologna, EA7 Emporio Armani Milano, Umana Reyer Venezia e UNAHOTELS Reggio Emilia, solo per citare le rivali con un record migliore, perché in realtà le vittime illustri sono state tante altre ancora; il classe 1980 fa conoscere al pubblico italiano il futuro Top Scorer del campionato nel nome di Charlie Moore, il problem solver Payton Willis, il cecchino Ryan Hawkins, il tandem protagonista della cavalcata in A2 composto da Jordon Varnado e Carl Wheatle e il rim protector per eccellenza Derek Ogbeide. Insieme ai citati si aggiungono Gianluca Della Rosa, Lorenzo Saccaggi e Angelo Del Chiaro che hanno la città di Pistoia tatuata nel cuore; tre ragazzi simbolo la cui eredità rimarrà indelebile nella storia della società. Quella di Nicola Brienza sarebbe ingiusto chiamarla impresa, poiché si andrebbe a sminuire il grande lavoro svolto nel corso degli anni; piuttosto, è la trasposizione perfetta del saper instillare la propria identità e mentalità su una squadra di pallacanestro che stupito tutti gli appassionati del campionato italiano.