Rassegna Stampa

Bertram Derthona Tortona, l'analisi di coach De Raffaele: "La serie con Bologna è stata bellissima. Siamo cresciuti, salvo poi crollare in Gara 5 quando non ne avevamo più"

L'allenatore bianconero è stato intervistato su "Tuttosport"

Walter De Raffaele

Intervistato da Piero Guerrini su “Tuttosport”, il coach della Bertram Derthona Tortona ha commentato l’annata della Bertram che si è chiusa ai quarti di finale contro la Virtus Segafredo Bologna: “Credo che la serie sia stata un po' il prodotto di una squadra che con pochi cambiamenti si è compattata e che, magari avendo un infortunio in meno come a Kamagate, avrebbe potuto racimolare qualcosa di più. La squadra ha assorbito il dettame tecnico cercando di andare oltre i propri limiti, per esempio di compatibilità, visti i tanti infortuni e il cambio di coach. Ho trovato grande disponibilità in tutto, persino a giocare fuori ruolo. Contro la Virtus vista l'assenza di Severini che per noi è giocatore importante ho chiesto sacrifici a Strautins, Weems e Zerini, ricevendo una spinta da tutti. La serie con Bologna per noi è stata bellissima. Siamo cresciuti, salvo poi crollare in gara5 quando non ne avevamo più. Obasohan ha giocato con la costola incrinata. L'aspetto più importante è stato far crescere la considerazione per la squadra, capace di ritrovare sempre energie fisiche e mentali, soluzioni tattiche. Questo ha ricreato entusiasmo anche nel pubblico. Una fine degna del buon percorso fatto da dicembre”.

La società sta continuando il suo percorso di crescita: “Credo si stiano facendo i passi giusti per la crescita di un club molto solido, che vedrà conclusa una struttura meravigliosa come la Cittadella dello sport probabilmente per l'inizio della prossima stagione. La prospettiva è cercare di competere al più alto livello possibile. Finché ci saranno potenza come Milano. Bologna, ma anche Venezia, importante sarà avere il desiderio di competere e crescere assieme per restare più in alto possibile. Consolidare un gruppo di lavoro può portare ad avere risultati quando le grandissime lasciano qualcosa per strada. Non bisogna farsi prendere dall'angoscia del risultato. La cittadella con l'arena può dare un'altra spinta e altra visibilità. La BCL? Spero di giocarla, la prospettiva è positiva".

Nella serie contro Bologna si sono esaltati anche gli italiani Baldasso e Candi: “Credo che Tommaso a tratti, durante la mia gestione sia stato l'americano della squadra, meriterebbe la Nazionale per come ha giocato contro la Virtus, squadra di Eurolega. È cresciuto in fiducia e affidabilità. Si applica molto, l'abbiamo aiutato creandogli spazio spostando Obasohan in playmaker. Leo, più specialista, può avere impatto in difesa e ha questa qualità di fare canestro. Questo è il ruolo che più gli si addice, sta trovando continuità. Il mio intento è confermare tutti gli italiani".

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