Intervistato da Serena Spinazzi Lucchesi sul “Corriere del Veneto – Venezia”, il presidente dell’Umana Reyer Venezia Federico Casarin ha predicato calma dopo il k.o. anche di Gara 2 della sua squadra a Bologna contro la Segafredo: “Non parlo di arbitri, non l’ho mai fatto e non intendo farlo ora. Gli arbitri fanno parte del gioco, fano il loro lavoro. Io sono contento di quello che ho visto da parte della squadra, per come ha reagito alla qualità di Bologna, che è una grande squadra, ma che dopo essere andata avanti di oltre 20 punti ha subito in entrambe le partite un’importante rimonta da parte nostra. Sono convinto che se tutti faremo uno step in più, e per tutti intendo i giocatori, lo staff tecnico, i dirigenti, lo staff medico, ma anche i tifosi, potremo essere protagonisti di questa serie”.
“C’è amarezza, certo – prosegue Casarin -, ma questo perché abbiamo perso la prima partita al supplementare e la seconda di un solo punto. È questo che ci dà amarezza, niente altro. Ma abbiamo la consapevolezza di essere riusciti a giocare alla pari, rimanendo dentro al match anche quando siamo andati sotto. Questo testimonia la salute di questa squadra, la voglia di andare avanti in questa serie. Sappiamo che siamo spalle al muro ma ce la giocheremo fino in fondo”.
E adesso tutta la concentrazione della squadra è orientata verso Gara 3: “Mi aspetto una partita da playoff, certamente combattuta. Queste sono partite diverse dalla regular season. Ma deve essere un valore aggiunto”.