Intervistato da Marco Vigarani sul “Corriere del Trentino”, Kamar Baldwin ha parlato del canestro decisivo segnato in Gara 1 nella serie contro l’EA7 Emporio Armani Milano: “Preferirei essere ancora in corsa, giocare al posto di Milano per andare in finale scudetto. Però sono sicuro che l'Aquila sia stata protagonista di una stagione positiva. Una partenza straordinaria, andavamo a tutto gas. A quel punto però è iniziata una lunga serie di infortuni, per primo il mio. È stata una catena di sfortune che avrebbe potuto affossarci ma non abbiamo mai smesso di crederci. Non importava in quanti fossimo disponibili, solo giocare al massimo delle nostre possibilità”.
Questa squadra ha avuto comunque una grande identità: “Credo sia stata fondamentale perché eravamo i primi ad averne piena consapevolezza. Merito dell'allenatore e del suo staff che ci hanno chiesto di restare sempre sul pezzo, pronti a rispondere dando il massimo di quello che avevamo a disposizione. Devo fare anche un ringraziamento speciale ai più giovani del gruppo. Avete visto quello che hanno fatto Quinn Ellis e Saliou Niang? Sono pazzeschi: così giovani ma già tanto determinati. Noi li abbiamo aiutati a crescere ma loro sono stati fondamentali per le dinamiche della squadra".
Il futuro di Baldwin proverà a puntare all’Eurolega? “Ancora è presto per sapere con esattezza quello che accadrà ma mi porterò sempre dietro qualcosa di Trento. Quella sensazione che mi hanno lasciato tanti volti sorridenti che ho incontrato durante l'anno. Donne e uomini pronti a fare di tutto per farti stare bene. Penso che sia questo lo stile dell'Aquila”.