Intervistato da Stefano Frigo su “Il T Quotidiano”, Saliou Niang ha tratto un bilancio della sua annata ala Dolomiti Energia Trentino: “Credo di essere cresciuto molto sotto tanti aspetti. Avere avuto la possibilità di scendere in campo con l'under 19 e anche con la prima squadra è stato davvero entusiasmante soprattutto considerando che ero reduce da un paio di stagioni fortemente condizionate da diversi infortuni che mi avevano costretto a lunghi stop. Ovviamente la strada da fare è tanta ma sono soddisfatto. A livello di squadra con l'under ci siamo espressi su buoni livelli anche se non siamo riusciti a vincere nulla e con i "grandi "abbiamo centrato gli obiettivi prefissati. Bene quindi”.
Cosa deve migliorare Niang con più urgenza? “Il tiro, e questo significa dover lavorare anche sulla testa. Mi spiego meglio: penso ancora troppo prima di lasciare andare la palla. Questo è un qualcosa che incide, una maggiore leggerezza –che non significa mancanza di concentrazione –porta in dote più precisione”.
Niang si trova molto bene a Trento: “La società è super, organizzata in maniera eccezionale e i giocatori devono pensare solo a scendere in campo. Non manca davvero nulla, un meccanismo oliato alla perfezione che non credo sia così semplice da trovare. Per il resto ho vissuto qualche anno a Bologna prima di venire qui, Trento è molto più tranquilla ma questo può essere anche un valore aggiunto per mantenere sempre la giusta concentrazione. Il mio futuro prossimo sarà quindi bianconero? Nella maniera più assoluta. Questo è il contesto ideale per tutto".