A prendere subito la parola alla conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore è la Presidente di Pallacanestro Brescia, Graziella Bragaglio:
“Grazie a tutti per essere qui numerosi, grazie alla stampa, e grazie ai tifosi. Mi fa molto piacere e sono molto contenta ma sono anche molto soddisfatta di presentare questa nuova stagione all’insegna della carica e dell’entusiasmo e di quello che comunque saranno tutti i progetti di Pallacanestro Brescia per questa nuova e grandissima storia, e pagine e pagine che andrete a scrivere e che andremo a scrivere tutti insieme. Parto con un ringraziamento particolare a chi non farà più parte di questo progetto, a chi ha dato tanto e soprattutto un grazie va ad Alessandro Magro per tutto il lavoro che ha fatto, per il grande entusiasmo che ha creato, e per il lavoro e per aver portato a Brescia una Coppa Italia. Ma anche per averci lasciato tantissime domeniche al primo posto in classifica, sperando che Alessandro possa trovare lo stesso calore, lo stesso entusiasmo, che ha trovato in questa società e in questa città dove ha dato tutto sé stesso e dove ha fatto un lavoro importante, per noi è stata una grandissima soddisfazione. Oggi partiamo dopo esattamente 20 giorni dalla fine della stagione ringraziando e dando il benvenuto a questo nuovo ed interessante allenatore che si chiama Giuseppe Poeta. Una scommessa che noi abbiamo fatto 3 anni fa con Alessandro e che oggi vogliamo ripetere con Giuseppe, con l’opportunità di poter crescere. È un playmaker, è un gestore del campo, un gestore dell’attività e dei suoi giocatori quindi immagino che questo suo nuovo ruolo anche se per la prima volta da capo allenatore spero, immagino e sono certa che darà il massimo. Ha lavorato due anni alla corte del miglior allenatore e penso che quello che ha imparato in grande silenzio durante il lavoro col gruppo Armani. Inoltre, ha avuto un’esperienza sia da giocatore sia da allenatore della nazionale e poi con questo carattere che comunque lui ha: bello, esuberante e sempre sorridente immagino che riuscirà a darvi un’atmosfera molto bella. La nostra società vive tantissimo dell’attività sociale che facciamo e devo ringraziare tutto il lavoro svolto dal nostro responsabile tecnico del Settore Giovanile, Gianpaolo Alberti, e gli faccio i complimenti per il titolo conquistato dall’Under 17 che non è scontato. Un progetto che coinvolge la città, che coinvolge gli sponsor e che non è esteso solo all’interno della nostra provincia ma è esteso anche in Africa grazie al progetto lavorativo della Germani”.
Dopo l’introduzione di Graziella ora il microfono passa a Giuseppe Poeta per le prime dichiarazioni da neo coach della Germani Brescia:
“Ringrazio intanto la Presidente per le parole, e sono visibilmente emozionato, ma sono carico e pieno di entusiasmo e non vedo l’ora di iniziare. È per me un grande onore essere il capo allenatore in questa piazza così prestigiosa, dove comunque ho sempre avuto un buon feeling nonostante le tante battaglie e le tante sfide contro. Ho sempre percepito grande affetto da parte della gente, estremamente sportiva, nonostante le tantissime battaglie da giocatore. Oggi torno in un’altra veste ma con lo stesso modo di vedere le cose, come le ho vissute da giocatore. Per me la pallacanestro è gioia, è entusiasmo, è stare bene insieme e solo con grande entusiasmo si superano i propri limiti, sono convinto che questa sia la strada giusta. Ho imparato dal più bravo di tutti, con due anni alla corte di Ettore, al quale non smetterò mai di dire grazie per avermi dato questa opportunità e per aver creduto in me, al contempo con la nazionale e con Gianmarco, oltre che un grandissimo amico, mi ha dato tanto grazie al lavoro quotidiano e ho provato ad attingerne il più possibile. Oggi mi trovo in una piazza bellissima e che ho sempre ammirato tantissimo. Ringrazio in prima persona Mauro Ferrari per avermi dato questa bellissima opportunità che non ho potuto far altro che cogliere in un secondo e non vedo l’ora di mettermi alla prova. Inoltre, ci tengo anche a ringraziare il Presidente Petrucci, a cui sono molto legato, per avermi dato la possibilità di venire qui a Brescia”.