Intervistato su quotidiani ed emittenti locali, il CEO della Virtus Segafredo Bologna, Luca Baraldi ha commentato le ripercussioni del non iscrivere alla LBF la squadra femminile: “Risparmieremo circa tre milioni di euro, ma le ragioni economiche non sono le uniche che ci hanno fatto prendere questa strada. Probabilmente serve un investimento sul settore giovanile che abbiamo intenzione di fare con il minibasket e provando a iscrivere una nostra squadra femminile al primo campionato giovanile. Quello che ci è mancato in questa disciplina è stata la dimensione sociale del progetto. Ora ripartiamo dal basso con l'intenzione di crescere insieme alle nostre ragazze e sfruttando l'esperienza che abbiamo fatto con i ragazzi. Tutti pensavano che essere inclusivi coinvolgendo al massimo il territorio sarebbe stata una scelta che avrebbe messo in secondo piano la nostra attività con i giovani e, invece, i risultati ci stanno danno ragione".
Da dove ripartirà quindi la Virtus? "Da una società solida e questo credo che sia il miglior punto di partenza. Abbiamo ben chiaro che in Italia vogliamo dire la nostra per conquistare i tre titoli nazionali: supercoppa, Coppa Italia e scudetto. In Europa puntiamo a piazzarci nelle prime 10 squadre anche nella prossima stagione”.
E lato mercato, invece, non ci sono novità: “Abbiamo presentato una proposta a Toko Shengelia per diluire su più anni l'ingaggio che percepirebbe quest'anno e siamo in attesa di una risposta. Lo stesso dicasi per Awudu Abass che è in scadenza e a cui abbiamo fatto un'offerta”.