Intervistato da Marco Vigarani sul “Corriere del Trentino”, Saliou Niang ha parlato della sua grande crescita alla Dolomiti Energia Trentino della scorsa stagione: “Sono ancora stupito. Non mi aspettavo tutto quello che è successo. Venivo da un anno in A2 in cui avevo visto più la panchina che il campo. Non mi monto la testa perché c'è ancora tanta strada da fare però sono contento per il debutto in campionato e in Europa ma anche per quello che ho fatto in Under 19. Sono state due stagioni in una, per un ragazzo come me che in passato ha avuto qualche problema fisico è importante. A fine stagione ho dovuto fare i conti con un piccolo infortunio ma il fisico mi ha dato segnali chiarissimi: non sono mai stato così bene in tutta la carriera”.
Nella sua ascesa, è stato molto importante il ruolo di coach Galbiati: “Fondamentale. Non potrò mai ringraziarlo abbastanza per la fiducia che ha riposto in me. Lo stile di gioco che ci chiede è perfetto per le mie caratteristiche, anzi le esalta. Amo correre in campo aperto e ogni volta che prendo un rimbalzo lui mi chiede di farlo a tutta velocità. Vado veramente a nozze con questo tipo di basket”.
Niang si trova molto bene all’Aquila: “Lo è, senza dubbio. Sono nel posto giusto per crescere non potrei chiedere nulla di meglio e sono felicissimo di restare qui. La città di Trento mi piace e l'organizzazione dell'Aquila è perfetta. Non ci manca davvero nulla, dobbiamo solo pensare ad allenarci e giocare. Una situazione così non è facile da trovare”.