LIVORNO – La Mabo conquista la salvezza con una giornata di anticipo, ma soffre le pene dell’inferno contro Trieste che non ha nessuna voglia di partecipare alla festa dei livornesi e gioca una buonissima partita con un Podestà mai così in palla come in quest’occasione. Alla fine Livorno vince perchè ha un cuore grande così, è sostenuto da un pubblico eccezionale, ha trovato in Slater il giocatore giusto e soprattutto perchè ha avuto un Giachetti fantastico che l’ha condotta per mano al traguardo della salvezza.
La Mabo costruisce il successo nella seconda parte di gara dopo aver sofferto il tiro da tre dei triestini e aver pasticciato molto in attacco, e vince perchè aggiusta la difesa costringendo Trieste a tiri forzati. Ma vince soprattutto perchè l’attacco comincia a funzionare e la percentuale di realizzazione sale vertiginosamente rispetto ai primi due tempi. Trieste sbaglia qualcosa di troppo con Maric, ha poco da Mazique e Jones, e la Mabo la costringe al black-out: dopo averla raggiunta al 25’ con Giachetti, la supera in finale di terzo tempo, sempre con il giovane play, e quindi la distanzia.
La Mabo costruisce il successo nella seconda parte di gara dopo aver sofferto il tiro da tre dei triestini e aver pasticciato molto in attacco, e vince perchè aggiusta la difesa costringendo Trieste a tiri forzati. Ma vince soprattutto perchè l’attacco comincia a funzionare e la percentuale di realizzazione sale vertiginosamente rispetto ai primi due tempi. Trieste sbaglia qualcosa di troppo con Maric, ha poco da Mazique e Jones, e la Mabo la costringe al black-out: dopo averla raggiunta al 25’ con Giachetti, la supera in finale di terzo tempo, sempre con il giovane play, e quindi la distanzia.