Photo Credit: Elisa Maestripieri / Pistoia Basket 2000
Il tempo di arrivare a Pistoia ed iniziare il suo ambientamento, i primi allenamenti con la squadra ed ecco che al termine della prima intensa settimana di lavoro in palestra, a Quarrata, con i suoi ragazzi – ed alla vigilia del debutto in preseason di domani, sabato 24 agosto, al PalaMacchia di Livorno contro la Libertas – è arrivato il momento della presentazione ufficiale alla stampa ed alla città di coach Dante Calabria, assieme ai suoi due assistenti Tommaso Della Rosa e Giuseppe Valerio. Presente con loro anche il presidente del Pistoia Basket, Ron Rowan.
IL BASKET SECONDO COACH CALABRIA. “Da quando ho smesso di giocare, uno dei miei obiettivi principali è sempre stato quello di allenare e farlo, possibilmente, in Italia. Per me, questa di Pistoia, è una importante opportunità – ammette Dante Calabria – ed appena si è presentata l’occasione non me la sono fatta sfuggire. Per quel che riguarda il lavoro di questi primi giorni, sono contento dell’intensità e dello sforzo che vedo in campo da parte di tutti i ragazzi, così come le domande che mi fanno i giocatori perché vogliono sapere ed apprendere: sono aspetti per me molto importanti. Avendo affrontato esperienze da allenatore sia in Europa che negli Stati Uniti, sto cercando di mixare insieme questi modi di lavorare ed andare ad inserire nuovi input nel gioco. A livello di caratteristiche di squadra, il nostro unico obiettivo è quello di vincere le partite: c’è molto bilanciamento fra esterni e lunghi e quindi andremo a sfruttare al meglio le caratteristiche di ogni singolo elemento. Su Paschall, in attesa del suo arrivo, sappiamo ovviamente di aver firmato un gran talento, che è stato fra i migliori rookie in Nba nella sua stagione di debutto e anche con lui, come per gli altri, lavoreremo per metterlo al centro del team e stimolare maggiormente le sue caratteristiche”.
Dante Calabria, poi, si è soffermato su quella che è la sua idea di squadra e di vivere il mondo del basket. “Io credo in una filosofia, quella del cerchio, dove l’obiettivo al suo interno è quello di mettere i giocatori nella miglior condizione possibile per performare – aggiunge – nella mia carriera ho avuto a che fare con coach molto importanti come Brown, Massimino o altri e per questo voglio unire le varie esperienze per inserirle all’interno del nostro gioco. L’aspetto fondamentale, ripeto, è che tutto parte dal far rendere al meglio ogni giocatore”.
Infine, le attenzioni di coach Dante Calabria per il campionato di LBA che arriverà e cosa aspettarsi dal primo test amichevole. “Per quanto riguardo il campionato c’è tanto equilibrio – conclude il coach di Estra Pistoia Basket – ci sono un paio di squadre più forti delle altre e poi il resto del gruppo parte più o meno sullo stesso livello. Io non voglio pensare ai tre anni di contratto ma al fatto che siamo qui per vincere e tutto quello che faremo è per trovare la chimica giusta in attacco ed in difesa per portare più vittorie possibili al club.
Sul primo test amichevole, mi aspetto cose bellissime ed altre meno buone ma è tutto normale in questa fase della stagione sapendo, però, che l’obiettivo è sempre vincere ogni volta che tocchiamo il campo: mi aspetto intensità, impatto e voglia. Abbiamo dato parecchi input in questi giorni in palestra e sarà normale che un giocatore possa non riuscire a fare qualcosa al meglio ma lo sappiamo e, quindi, non ci sarà da preoccuparsi”.
LE IMPRESSIONI DEL PRESIDENTE. “Conosco oramai coach Calabria da qualche anno e viviamo nella stessa città in America – dichiara Ron Rowan – ho seguito il suo percorso sia da giocatore, con l’esperienza in Italia, e nel periodo da coach: secondo la proprietà era l’allenatore perfetto da inserire in questo momento. A livello di squadra, nel finale della scorsa stagione sono rimasto colpito dalla grinta messa in campo da ragazzi come Saccaggi e Della Rosa, caratteristiche che hanno indipendentemente dal fatto che siano di Pistoia: a loro, e agli altri italiani, è stato pensato di aggiungere un gruppo di stranieri importanti e sarà fondamentale come giocheranno in campo, poi il fatto che qualcuno si conosca già dal passato non vuol dire niente. Per quanto riguarda la mia esperienza di questi mesi, per me è una situazione molto strana che mi godo giorno dopo giorno: un anno fa non avrei mai pensato di avere questa opportunità e devo dire di aver avuto la fortuna di arrivare in un ambiente che, in parte, già conoscevo e non del tutto nuovo”.
I COMMENTI DI DELLA ROSA E VALERIO. La conferenza stampa è stata utile anche per mettere in evidenza il lavoro svolto, al fianco di coach Dante Calabria, dai suoi due assistenti che conoscono benissimo l’ambiente biancorosso: il primo per esserci da una vita, il secondo per averci giocato (sia in epoca Olimpia che Pistoia Basket) ed oramai pistoiese acquisito.
“Dal punto di vista professionale, per me vivere questa stagione è una grandissima opportunità e ringrazio Marco Sambugaro, il presidente e Dante per essere qui – ammette Tommaso Della Rosa – sono una persona alla quale piace avere molte responsabilità, pertanto voglio mettermi al servizio di tutta la squadra e lo staff, entrare nel sistema di gioco che vuole il coach e quando necessario dargli dei consigli sulla base della mia esperienza: ci aspetta una stagione molto livellata, noi partiamo per essere aggressivi pronti a giocarcela in ogni campo. Sulla prima uscita ci aspettiamo di vedere passi in avanti rispetto al primo allenamento, visto che in questi giorni abbiamo lavorato tanto su attacco e difesa: ci sono concetti italiani e americani da testare subito ed è l’occasione per vedere come i ragazzi riescono a recepire ciò su cui si è lavorato in questa settimana”.
“Vorrei ringraziare, in primis, la mia vecchia società Quarrata con il presidente e il direttore sportivo. E’ una esperienza nuova, stimolante, dopo aver vissuto la Serie A da giocatore – aggiunge Beppe Valerio – Mi ha colpito il modo di allenare di Dante: molto tranquillo, mette i giocatori a proprio agio, andando anche in direzione opposta di ciò che spesso si vede da noi perché tendiamo ad urlare in ogni situazione. Lui, invece che rimproverare, tende ad abbassare la voce e parlare molto con tutti i ragazzi. Abbiamo lavorato tanto dal punto di vista offensivo: si sono messi in moto tanti giochi sul campo e quindi la mente dei giocatori è carica. Succede che in questi frangenti il pensiero vada a bloccare l’azione ma ci aspettiamo ugualmente feedback positivi in attesa di capire cosa andare a migliorare in vista delle settimane successive”.