Festa arancione al Carnera, e forse non sarà l’ultima. La Snaidero chiude la fase regolare della A offrendo spettacolo e dando la sensazione di credere sempre più nei play - off. Il presidente Edi Snaidero ha lo sguardo dei giorni belli: «Gara straordinaria, ottimo Woolridge, ma tutti meritano un applauso. Si vede la squadra: solo da 4 settimane questi ragazzi si allenano assieme. I play -off? Vincere a Verona».
Coach Fabrizio Frates è molto lucido nell’analisi della partita: «Abbiamo fatto una buona gara difensiva per 40’: è stata la base sulla quale costruire la vittoria che è arrivata nel secondo tempo quando siamo riusciti ad alzare le percentuali di tiro passando da un misero 29% a un 72%. Alla fine abbiamo messo assieme 94 punti che per una squadra come la nostra non sono pochi».
Da questa vittoria esce esaltato il concetto di squadra. «E’ vero – conferma Frates –: c’è stato un buon contributo di punti da parte di tutti. In 18’ Cantarello ha segnato 3 punti, ma ci ha dato tanta qualità. Sartori ha avuto un buon impatto sulla gara. Lo stesso Mills ha fatto cose importanti».
Ora si punta su Verona dove la Snaidero sarà chiamata al terzo impegno in sette giorni: «La carica che ci arriva dalla possibilità di lottare per un traguardo che due mesi fa sembrava irraggiungibile aiuta a superare la stanchezza».
Il concetto è sottolineato, seppure in maniera più colorita, anche da Teo Alibegovic. «Ora che abbiamo annusato l’odore del sangue - dice il capitano - ci piace vincere. Siamo partiti male perchè ognuno giocava per conto suo, non c’era fluidità nel gioco. I play-off? Non guardiamo agli altri, pensiamo a vincere. Il derby con Trieste? Magari...».
Andre Woolridge, stella della serata, ammette: «Sì, è stata forse la mia migliore partita al Carnera. Sono un play, ma se la squadra ha bisogno di punti so prendermi le mie responsabilità. Comunque, faccio quel che dice l’allenatore. Conta che abbiamo vinto e possiamo entrare nei play - off».
Sul fronte opposto coach Tonino Zorzi si gode la salvezza matematica («abbiamo cominciato a fare punti dopo 13 sconfitte, questo risultato vale uno scudetto»), ma non si dà pace per la sconfitta: «Abbiamo perso la gara nei primi due quarti che avremmo dovuto chiudere avanti di 15 e, invece, abbiamo sbagliato tutto. La Snaidero ha vinto quando ha cominciato a fare le cose semplici, le stesse che avremmo dovuto fare noi all’inizio».
Massimo Meroi
Coach Fabrizio Frates è molto lucido nell’analisi della partita: «Abbiamo fatto una buona gara difensiva per 40’: è stata la base sulla quale costruire la vittoria che è arrivata nel secondo tempo quando siamo riusciti ad alzare le percentuali di tiro passando da un misero 29% a un 72%. Alla fine abbiamo messo assieme 94 punti che per una squadra come la nostra non sono pochi».
Da questa vittoria esce esaltato il concetto di squadra. «E’ vero – conferma Frates –: c’è stato un buon contributo di punti da parte di tutti. In 18’ Cantarello ha segnato 3 punti, ma ci ha dato tanta qualità. Sartori ha avuto un buon impatto sulla gara. Lo stesso Mills ha fatto cose importanti».
Ora si punta su Verona dove la Snaidero sarà chiamata al terzo impegno in sette giorni: «La carica che ci arriva dalla possibilità di lottare per un traguardo che due mesi fa sembrava irraggiungibile aiuta a superare la stanchezza».
Il concetto è sottolineato, seppure in maniera più colorita, anche da Teo Alibegovic. «Ora che abbiamo annusato l’odore del sangue - dice il capitano - ci piace vincere. Siamo partiti male perchè ognuno giocava per conto suo, non c’era fluidità nel gioco. I play-off? Non guardiamo agli altri, pensiamo a vincere. Il derby con Trieste? Magari...».
Andre Woolridge, stella della serata, ammette: «Sì, è stata forse la mia migliore partita al Carnera. Sono un play, ma se la squadra ha bisogno di punti so prendermi le mie responsabilità. Comunque, faccio quel che dice l’allenatore. Conta che abbiamo vinto e possiamo entrare nei play - off».
Sul fronte opposto coach Tonino Zorzi si gode la salvezza matematica («abbiamo cominciato a fare punti dopo 13 sconfitte, questo risultato vale uno scudetto»), ma non si dà pace per la sconfitta: «Abbiamo perso la gara nei primi due quarti che avremmo dovuto chiudere avanti di 15 e, invece, abbiamo sbagliato tutto. La Snaidero ha vinto quando ha cominciato a fare le cose semplici, le stesse che avremmo dovuto fare noi all’inizio».
Massimo Meroi