La Dinamo conquista il torneo di Sarajevo battendo in finale 85-75 i rumeni del Cluj, nonostante le assenze di Cappelletti, Halilovic e Vincini. Sassari sbaglia tanti tiri aperti in avvio e va subito in difficoltà. Nel secondo quarto il Banco capovolge l’inerzia grazie ad un chirurgico Tambone (20 punti con 7/9 dal campo e 5/7 da 3 punti), Fobbs è presente sui due lati del campo, Renfro fa tutto il lavoro sporco. Nel momento in cui il Cluj prova a riprendersi il match, la Dinamo piazza un micidiale break di 15-2 con Sokolowski protagonista. Sassari spinge e non si volta indietro, Tambone e Bibbins toccano il 61-77 con Simpson che prova una disperata rimonta. Ancora il playmaker americano, MVP del torneo, con sette punti nel finale a trascinare la Dinamo al successo. Piccola gioia per Markovic che vince il torneo a casa sua e per questa squadra che dimostra di essere già gruppo. 22 punti per Bibbins, 20 punti per Tambone e 18 punti per Fobbs con il Banco che tira 17/39 da 3 punti.
CLUJ – DINAMO 75-85 (23-15 / 38-35 / 54-64)
Dinamo: Cappelletti n.e., Vincini n.e., Veronesi n.e, Halilovic n.e, Bibbins 22 (2/4 2p 4/6 3p), Fobbs 18 (4/7 3/8), Sokolowski 11 (0/3 3/5), Bendzius 6 (0/4 2/10 11 rbs 6 ass), Renfro 5, Tambone 20 (2/2 5/7), Trucchetti 2 (1/2 0/2), Udom 1 (0/1 0/1), Renfro 5 (2/3 8 rbs 3 stoppate). All.Markovic
Note: Rimangono precauzionalmente a riposo Cappelletti e Vincini a cui si aggiunge anche Halilovic. Nella finale per il 3° posto il Bosna ha battuto Dubai 81-73. Markovic è costretto a rimescolare le carte dentro l’area per l’assenza di due centri, mette Renfro in quintetto e userà Udom da n.5
CLUJ A TUTTA
Partenza sprint dei rumeni che fanno sempre canestro, tre triple di Hervey lanciano il Cluj sul 12-3 iniziale che mette in difficoltà la Dinamo. Sassari gioca benissimo nella costruzione ma sbaglia tanti aperti (Bendzius 0/7) e non riesce ad avere continuità. Impatto dell’ex Deshawn Stephens con il solo Renfro nel pitturato, il Banco non molla e rimane in piedi al 10’ (23-15).
TAMBONE CAPOVOLGE TUTTO
Sei minuti di secondo quarto di altissimo livello per la Dinamo che ribalta completamente l’inerzia e il confronto piazzando un micidiale 15-2 di parziale che vale il 25-30 con 11 punti di Tambone con 3/4 da 3 punti. Sassari sbaglia la tripla del +8 e Cluj ricuce grazie ad Hankins che fa valere il suo peso sottocanestro dove Markovic è costretto a usare anche Udom da n.5 (3 falli). Molti minuti per Trucchetti per non tirare il collo a Bibbins, Fobbs combatte la Dinamo subisce e poi rintuzza, all’intervallo c’è solo un possesso pieno di distanza con i rumeni avanti 38-35 (Dinamo 7/23 da 3 punti con Tambone 4/5). 9 punti per Fobbs con 4/8 dal campo
BIBBINS LEADER, LA DINAMO VINCE
La Dinamo c’è e non molla la presa, Cluj allunga fino al 44-38 poi si scatena l’artiglieria pesante del Banco, primi punti per Bendzius, Bibbins è in ritmo, Fobbs esce dai blocchi e mette la tripla che ribalta ancora una volta l’inerzia, Sassari piazza il 12-0 che vale il 44-50. Nel momento migliore la squadra di Markovic paga un antisportivo a Sokolowski, Renfro è l’unico centro e deve gestirsi ma getta il cuore oltre all’ostacolo. Sul 49-50 altro strappo della Dinamo, salgono in cattedra Fobbs e Sokolowski che con due triple riapre la forbice, Sassari difende ed è aggressiva, Cluj si aggrappa ad Hankins ma il Banco gioca un grande terzo quarto (54-64) con 15 punti di Fobbs.
Nell’ultimo quarto la Dinamo non si guarda indietro e continua a spingere sull’acceleratore, Markovic gioca con Fobbs da 3 e due piccoli insieme, Tambone è nettamente il migliore in campo, un killer chirurgico. Lui, Bibbins e Fobbs scavano il solco sul 61-77 a cinque minuti dalla fine. Cluj però non molla, Simpson con 22 punti piazza subito il 5-0 che vale il -11 (66-77), Markovic chiama immediatamente time out ma i rumeni sono in rimonta e arrivano sul 71-77. Ancora una volta però è Bibbins con grande leadership e freddezza a prendersi la squadra sulle spalle. Il playmakerino del Banco realizza 7 punti negli ultimi tre minuti e riporta la Dinamo avanti 75-85, chiudendo di fatto il match e regalando il torneo di Sarajevo a Sassari, che non vale punti in classifica turni superati, ma conferma la bontà del lavoro fin qui svolto e dell’unità del gruppo nonostante le assenze contro una squadra di livello.