Intervistato da Linda Pigozzi sulla “Gazzetta di Reggio”, Filippo Gallo ha parlato del suo ambientamento a Reggio Emilia: “Qui mi trovo molto bene mi sono ambientato subito sia con il club, sia con i compagni. Mi piace la città, molto tranquilla e carina, dove posso trovare tutto. Non mi posso assolutamente lamentare di nulla. Avevo parlato con giocatori, allenatori e dirigenti e tutti mi avevano consigliato di accettare l'offerta della Pallacanestro Reggiana. Mi avevano detto che qui avrei potuto avere l'opportunità di crescere come giocatore e come persona".
Cosa gli chiede in particolare coach Priftis? “Portare più energia possibile alla squadra. Sono uno dei più giovani e a noi si chiede di aumentare l'intensità della squadra, mettere l'energia che ci dà la giovane età ed essere sempre pronto ad ascoltare i consigli dei compagni più esperti. Da questo punto di vista, sta andando tutto per il verso giusto e lavoriamo per migliorarci l'un l'altro”.
Gallo giocherà realmente la prima stagione da senior in Serie A: “Il salto di categoria lo si percepisce sicuramente. Lo sport è sempre quello, ciò che cambia è la fisicità la velocità con cui si gioca. In ogni caso sapevo a cosa andavo incontro e sapevo anche che dovevo fare uno step in avanti a livello fisico e di concentrazione, ma ci si fa l'abitudine. Sto capendo cosa serve a stare in campo a questo livello”.
Che campionato ci si può attendere dalla UNAHOTELS? “Sappiamo che il campionato di serie A è molto difficile, come si è visto negli anni scorsi dalla settima alla tredicesima posizione possono cambiare solo uno o due vittorie. Ci sono tante squadre forti e noi dovremo essere in grado di dimostrare di essere in grado reggere il livello sia del campionato sia della Bcl. Giocare in coppa non è un ostacolo al campionato, ma per entrambi pronostici non li voglio fare. Il nostro obiettivo è vincere più partite possibili. In casa abbiamo l'aiuto del sesto uomo ma dobbiamo riuscire a vincere anche fuori. A settembre non si può dire che si vuole arrivare ai playoff e contare quante vittorie servono per qualificarsi, bisogna invece ragionare gara dopo gara e lavorare ogni giorno in palestra per vincere la domenica".