Queste le parole di Alessandro Pajola al microfono di Luca Muleo sull'essere una bandiera: "Sono cresciuto con Del Piero e Totti nel calcio o con la Siena schiacciasassi nel basket che puntava sullo stesso nucleo. Per me è sinonimo di mentalità vincente, si crea un metodo. I punti di riferimento sono quelli che ti fanno dire vado a giocare nel club di quei giocatori lì. Per esempio se fossi andato alla Stella Rossa avrei pensato alla squadra di Dobric, che avevo affrontato per anni da avversario"
Il classe 1999 ha poi proseguito dicendo "La mia decima Virtus è una squadra con la forte impronta del suo coach che ha uno stile riconoscibile di cui noi cerchiamo di appropriarci giorno dopo giorno come già l'anno scorso. Giocare insieme, passarsi la palla e aiutarci a vicenda in difesa. L'obiettivo è vincere divertendoci in campo e fuori"
Sulle qualità del roster attuale: "Abbiamo tanto talento, sicuramente. È difficile fare paragoni, anche le squadre precedenti ne avevano molto. L'importante è indirizzarlo nella maniera giusta, non essere fumo e niente arrosto, ma concreti" e sulla preparazione "Sono tanti gli aspetti che stiamo curando. Dobbiamo cercare di essere noi stessi, di mettere in campo quello che stiamo allenando, che poi è la storia della squadra che vogliamo essere"
La chiosa finale è sui suoi dieci anni in Virtus: "Ho sempre preferito vivere alla giornata. Vado agli allenamenti per migliorarmi e per essere migliore del giorno prima. Cerco sempre di divertirmi, di avere il sorriso, passare una buona giornata e portare qualcosa della mia felicità. Questo non è mai cambiato".